Aurelio De Laurentiis continua la sua battaglia per lo stadio San Paolo. Nel corso di una conferenza stampa, il presidente del Napoli è tornato sull’argomento e ha parlato anche delle ultime novità sulla questione.
>> Se vuoi rimanere aggiornato sulle news di sport > > CLICCA QUI
STADIO – “Sarebbe stato un grosso salto di immagine per la città, anziché stare a parlare sempre di pistole, camorra e Gomorra. Perché quando penso di fare qualcosa di grande devo passare sempre per un cafone ed esagerato?“.
DIFFERENZE – “Giochiamo in un ‘San Paolo’ che è praticamente lo stesso in cui c’era Maradona. Abbiamo notato differenze con altri stadi a cominciare dalle aspre leggi dell’ex primo ministro inglese Margharet Tatcher. Quei provvedimenti si che seppero debellare i tifosi violenti. Il calcio inglese ha saputo internazionalizzarsi e da tempo piace a tutti nel mondo. Quando metti piede all’Emirates è possibile vedere come sono stati spesi 350 milioni di euro nel miglior modo possibile. L’Arsenal ha potuto costruire 3 mln di metri quadri tra uffici ed abitazioni. Io quando misi piede a Napoli volevo intervenire sul ‘San Paolo’ chiamando in causa l’architetto autore del progetto dell’Hotel Gallia a Milano. Volevo due grattacieli di un chilometro di altezza, l’allora sindaco Iervolino disse che ero matto”.
CONVENZIONE – “Aspettiamo il Comune. Noi come SSC Napoli siamo in attesa di convocazione per la firma, il progetto è stato già ampiamente studiato ed approvato. Nuovo stadio? Le giovanili si trovano al Kennedy, dove ci sono tanti campi. Io dovevo scegliere se continuare a Castel Volturno o se implementare la struttura realizzando altri quattro campi per le giovanili, oltre ai tre già esistenti per la prima squadra. A Bari intanto con mio figlio Luigi possiamo controllare il mercato delle scuole calcio giovanili”.
LEGGI ANCHE – Serie B: Simy rilancia il Crotone e Verre trascina il Perugia. I risultati di oggi!