Lionel Messi rompe il silenzio e torna a parlare di Nazionale. “Mio figlio mi ha chiesto ‘Perché in Argentina ti stanno uccidendo?’“, ha raccontato il fuoriclasse del Barcellona. Che si è scagliato contro chi critica questa generazione di calciatori dell’Albiceleste. Uno dei motivi per cui Gonzalo Higuain ha deciso di lasciare.
>> Se vuoi rimanere aggiornato sulle news di Sport >> CLICCA QUI
“La nostra generazione di giocatori è stata maltrattata. Siamo professionisti e vogliamo fare bene anche con la selezione. Voglio vincere qualcosa con l’Argentina. Ho intenzione di giocare tutte le partite importante. Molte persone mi hanno detto di non tornare. Famiglia, amici…“.
Messi ha ricordato che è reduce da problemi fisici da non sottovalutare: “Era consuetudine inventare cose su di me… La realtà è che vengo da una pubalgia prima della pausa di dicembre e mi sono allenato poco e non ho giocato tutte le partite. Io gioco per me stesso, la mia famiglia, i miei compagni e per chi gode di quello che faccio“.
L’argentino è tornato poi sulla sconfitta contro la Francia ai Mondiali in Russia, raccontando le sue difficoltà: “E ‘stato difficile parlare di nuovo perché è stato un duro colpo, il peggio che ho vissuto. Ho pensato di chiudermi, di piangere solo con la mia famiglia e di dimenticare la Coppa del Mondo. Ho dovuto isolarmi da tutto e allontanarmi un po’ dalla nazionale“.
Sulla numero 10 dell’ Albiceleste: “Non ho mai pensato che la maglia numero 10 fosse un peso. Quando Diego me lo diede, non avevo quella sensazione. Al Barça ho ricevuto la 10 da Ronaldinho“.
Sulle rivali in Champions League: “Ho molto rispetto per la Juventus, è una delle candidate alla vittoria. È una squadra molto buona e con un Cristiano in più. I migliori al mondo? Mbappé, Neymar, Hazard, Suárez e Aguero. Ronaldo lo metto a parte, con me. Sono onesto. Mi manca averlo in Spagna, era bello competere con lui nonostante mi facesse arrabbiare quando vinceva titoli e sarebbe stato bello averlo ancora qui. Incontrarlo in finale di Champions? Pensiamo ad arrivarci, poi vedremo chi ci capiterà”.
Infine sulle parole di Mauro Icardi: “Con lui ho giocato un paio di partite, credo. Non so cosa gli sia successo per affermare che ci fossero problemi col gruppo in nazionale, prima. Non so cosa ha voluto dire. Mai nessuno è stato trattato male in spogliatoio“.
LEGGI ANCHE – Gattuso: “Sconfitta nel derby colpa mia. Deluso da Kessie. Futuro? Non ci penso”