Massimo Moratti si schiera contro la demolizione dello stadio di San Siro, in un’intervista rilasciata a Il Giorno.
L’ex presidente dell’Inter è chiaro: “Mi spiace davvero che si stia pensando di abbattere San Siro, per una doppia ragione: la prima concerne la visibilità e la comodità di uno stadio come quello di cui parliamo. Sembra di essere ad un cinema o ad un ristorante, la partita te la vedi benissimo, come nel salotto di casa. La seconda ragione è di tipo sentimentale. Qui non parliamo solo di una struttura sportiva ma di qualcosa che fa parte della storia di Milano e dei milanesi“.
Sulla possibilità per Inter e Milan di avere uno stadio di proprietà: “Questo è comprensibile ed accade quando ci sono società private di mezzo. È giusto che ci sia la libertà di decidere pensando al proprio business, perché non sempre il cuore prevale sul portafoglio…”
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Sul progetto di Boeri, l’archistar ed ex assessore Stefano:
“Ho sempre creduto che fosse molto buono, perché sfruttava tutti gli spazi. E in quel momento c’era una grande attenzione per uno stadio polivalente, che avesse al suo interno un centro commerciale, spazi ricettivi come alberghi, ristoranti e negozi, uno spazio concepito come l’Amsterdam Arena o l’Allianz Arena di Monaco per capirci. E poi un quarto anello con spazi verdi, servizi al quartiere, aree vive non solo nei giorni di partita. Un progetto più che fattibile, come quello del 2008 e che riguardava un San Siro ancora in condivisione tra Inter e Milan ma con due ingressi permanenti e distinti”.
Sulla sua prima volta a San Siro :”Era il 6 novembre 1949 e avevo quattro anni, il giorno del derby Inter-Milan. Finì 6-5: ero andato lì con mio padre e mio fratello, e da quel giorno sarebbe diventata la nostra consuetudine, visto che in settimana si parlava solo dell’appuntamento della domenica. Era bellissimo, con un solo anello, sembrava di vedere la partita in campo. Di quella partita ricordo la sofferenza e la gioia finale ma pure il freddo… anche se a noi bambini facevano trovare la stanza riscaldata”.
Soluzioni :“Io eviterei di mandare le ruspe, lo ripeto. E questo perché anche avere due stadi male non fa… se hai due proprietà, quell’impianto da 60mila posti sarà sempre tutto nuovo e può cambiare faccia più velocemente. Anche economicamente può valerne la pena, si spende di meno. Abbattere i costi non vuol dire dover abbattere San Siro che resta uno stadio magnifico“.