MotoGP, Domenicali: “Adesso silenzio, devono battere Ducati in pista”

Claudio Domenicali MotoGP Ducati

MotoGP, caso Ducati: la reazione dell’amministratore delegato Claudio Domenicali.

A Borgo Panigale sono sicuramente soddisfatti dopo la sentenza favorevole della Corte d’Appello FIM. A Ginevra i giudici hanno stabilito che lo spoiler posteriore della Ducati GP19 è regolare e di conseguenza la vittoria di Andrea Dovizioso in Qatar è confermata.

Honda, Suzuki, Aprilia e KTM avevano fatto ricorso dopo la gara di Losail perché ritenevano quel componente illegale. A loro avviso esso generava un carico aerodinamico non consentito dal regolamento. Invece Ducati asseriva che serviva principalmente per raffreddare la gomma posteriore, posizione che alla fine ha vinto.

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Claudio Domenicali, amministratore delegato della casa di Borgo Panigale, è intervenuto su Twitter per commentare la sentenza della Corte d’Appello FIM. Da una parte la soddisfazione di aver vinto, dall’altra l’amarezza per aver visto mettere in discussione l’operato del reparto corse ducatista: «È un peccato che per ottenere questo risultato abbiamo dovuto spendere tempo e denaro con gli avvocati, e rivelare ai concorrenti la nostra conoscenza sul raffreddamento delle gomme. Ducati è orgogliosa dell’ingegnosità ingegneristica italiana e della sua capacità di innovare. Molte persone hanno dichiarato le scorse settimane che stavamo imbrogliando … speriamo che adesso tacciano e cerchino di batterci in pista».

Nel weekend in arrivo la MotoGP andrà di scena in Argentina, si torna a parlare più di corse che di vicende extra. Però bisogna ricordare che Honda, Suzuki, Aprilia e KTM possono ancora fare un ulteriore ricorso dinnanzi al TAS/CAS di Losanna per cercare di far valere la propria posizione. La partita potrebbe non essere conclusa. Vedremo se i quattro team proseguiranno la loro battaglia contro Ducati oppure se si concentreranno su altro, magari andando anche a imitare la soluzione che il team italiano ha adottato sul posteriore della GP19. Non sarebbe la prima volta…

Matteo Bellan

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