Figc, Gravina: “Il calcio italiano è ripartito. Kean ricorda Balotelli, ma spero abbia più dedizione alla crescita personale”
Gabriele Gravina parla della Nazionale e in generale del momento che sta attraversando il nostro calcio.
Il presidente della Federcalcio, ai microfoni di Radio Anch’io su Rai Radio 1, in primis si sofferma sull’Italia: “Nel calcio ci sono dei cicli, oggi c’è maggior convinzione nel tentare la politica dei giovani. L’attenzione che abbiamo rivolto al dialogo fra i c.t. Mancini e Di Biagio è una delle precondizioni”.
Inevitabile parlare di Moise Kean, protagonista con gol nel successo di sabato contro la Finalndia: “È un ragazzo straordinario, con potenzialità tecniche incredibili. Ha grandi margini di miglioramento, ma deve lavorare tanto. È attento e riservato, mi ricorda Mario Balotelli, ma l’auspicio è che sia più dedito alla crescita personale“.
Su Gianluca Vialli come capo delegazione della Nazionale: “Sta ancora coltivando una disponibilità che non è venuta meno e si rafforza giorno dopo giorno. Sta riflettendo nel cercare i giusti equilibri fra la sua vita familiare e i suoi impegni professionali. Ma il suo interesse è ancora molto vivo.
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Sull’accordo con la Cina: “C’è una stretta collaborazione ma nessuno vuole penalizzare i tifosi italiani. Vogliamo esportare e far conoscere la cultura del calcio italiano e non a caso il ministro cinese ha esaltato i nostri tecnici come Lippi e Cannavaro”.
Infinesull’iniziativa per invitare il quattordicenne Ramy e il suo Adam, che con un gesto eroico hanno salvato i loro compagni sul bus guidato da Ousseynou Sy a San Donato Milanese: “Sarà un grandissimo piacere invitarli a una partita dell’Italia. Chi ha dimostrato quel coraggio e ha grande passione è giusto che sia con noi. Lo faremo sicuramente”.
Sul successo di pubblico ottenuto da Juventus-Fiorentina del campionato femminile: “Sono molto contento del successo che sta ottenendo il movimento femminile. Quello che è accaduto a Torino è uno spot per tutto il calcio”.