“Ciao Rami, come stai? Spero molto bene. Sono Paulo Dybala, volevo dirti che ho saputo quello che hai fatto, sei veramente un eroe. Ho saputo che hai la mia maglia e per quello che hai fatto mi piacerebbe parlare con te. E vorrei invitarti allo Stadium a vedere una partita, quando potrai. Spero veramente di poterti conoscere. Sono davvero contento di poterti mandare questo audio: sei davvero un grande, ti mando un forte abbraccio”.
Ecco l’audio della telefonata dell’argentino al giovane Rami:
Ci sono circa 12 anni di differenza tra Dybala e Rami, potrebbe essere un semplice dialogo tra ragazzi della stessa generazione. Lo è ma ha un valore profondo. Così l’attaccante della Juventus attraverso alcune persone del suo staff ha saputo della passione di Rami, uno degli eroi del Bus dirottato in provincia di Milano, per i bianconeri e in particolare per il suo campione del cuore.
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Ci sono storie che vanno dritte al cuore e questa lo è sicuramente. Così colpito dalla vicenda, Paulo che è in ritiro con la nazionale Argentina ha mandato un messaggio vocale sul cellulare del padre del 13enne. Il giovane visibilmente emozionato, racconta chi era con lui, all’inizio era incredulo, poi ha risposto così. “Ciao Paulo, sono Rami. Volevo dirti che sei il mio giocatore preferito al mondo, seguo la Juve solo perché ci sei tu, ho anche la tua maglietta appesa nella mia camera da letto. Il mio sogno è vederti presto e trascorrere una bella giornata con te. Mi fa molto molto, ma molto piacere vederti” conclude il giovane.
Non è retorica ma solo una grande emozione anche per chi deve raccontare questa storia. Tre ragazzini hanno insegnato al mondo come ci si deve comportare per aiutare il prossimo. No odio, no rancore, no bullismo. Riflettete gente, riflettete.
GRAZIE RAMI, ADAM e SAMIR.
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