Udinese, Tudor: “Bisogna fare punti per raggiungere l’obiettivo salvezza”

Igor Tudor, Udinese (Getty Images)

Il nuovo tecnico dei friulani Igor Tudor si è presentato alla stampa. Prende il posto dell’esonerato Davide Nicola

Il Tudor bis è pronto ad iniziare dopo la salvezza ottenuta lo scorso anno nelle ultimissime giornate di campionato, il tecnico croato è stato richiamato dall’Udinese per centrare il medesimo obiettivo.

Idee chiare: “Il mio pensiero è rivolto solo a fare bene in campo. Focalizziamoci su questo, senza pensare né al passato né al futuro. Fare bene domenica dopo domenica è l’unica cosa che conta in questo momento. Un allenatore deve dare tutto: identità calcistica e mentalità”.

Sui cambiamenti da apportare: “Credo sia giusto modificare qualcosa. Insieme allo staff vedremo quali decisioni prendere per il bene della squadra”.

Sul tipo di calcio che predilige: “Mi piace veder partire l’azione da dietro, con le distanze giuste tra i giocatori. Voglio una squadra tosta, aggressiva, compatta che non subisca troppi goal. Serve anche equilibrio”.

Il direttore generale bianconero Franco Collavino spiega i motivi della scelta: “In primis per le tempistiche. A undici gare dal termine, con 25 punti, contano i fatti. Altro fattore importante è il  calendario. Avremo una serie di partite ravvicinate, giocheremo cinque gare in due settimane”.

>> Se vuoi rimanere aggiornato sulle principali notizie sportive >> CLICCA QUI

Pradè: “Ci serviva un elettroshock e un allenatore dal carattere forte come Tudor”.

Alla conferenza stampa ha preso parte anche il responsabile dell’area tecnica Daniele Pradè, che ha detto la sua in merito all’avvicendamento Nicola-Tudor: “Ci serviva un elettroshock. Purtroppo nonostante l’ottimo rapporto con il tecnico precedente bisognava cambiare. Ora ci sono undici partite, undici finali. Mi serviva un allenatore che avesse delle caratteristiche forti, sotto il profilo caratteriale e di temperamento”.

Aneddoto su Tudor: “Mai avrei pensato di lavorare con lui. È stato uno dei calciatori più antipatici che ho visto nella mia carriera da dirigente. Però a quest’ambiente serve la sua presunzione, la sua grandissima certezza in se stesso. Sono caratteristiche che possono essere utili ai giocatori in un momento così delicato”.

LEGGI ANCHE Udinese, Igor Tudor al posto di Nicola: arriva l’ufficialità

Gestione cookie