Il Milan ha perso il derby, ma si dimostra ugualmente una squadra matura e all’altezza del posto di classifica che ricopre. Stando ai numeri del match di ieri, i ragazzi di Gattuso sono stati più incisivi in campo.
Il Milan ha perso il derby, partita che per i rossoneri resta da qualche tempo un tabù. Se è vero, però, che il confronto con i “cugini” – nel nostro calcio – è da considerarsi una partita differente dalle altre, possiamo affermare che il Milan, da questa gara, non esce affatto ridimensionato. Ad ammetterlo è lo stesso Gattuso nel post partita: “Questa squadra è viva, dopo il 2-0 potevamo prendere un’imbarcata. Io continuo ad avere fiducia nei miei ragazzi”.
La fiducia a Gattuso la danno anche i numeri, qualcuno parlerà di magra consolazione (visto il risultato finale), però sono inequivocabili: il Milan ha dominato, nell’arco dei novanta minuti contro i nerazzurri, per quanto concerne la gestione del pallone. Tenendo conto di dribbling e passaggi riusciti, i ragazzi di Gattuso hanno capitalizzato l’88% del possesso palla. I rossoneri, poi, hanno anche crossato di più (26 a 12 lo score dei traversoni). Gli esterni rispondono al meglio, dunque.
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Segnali importanti per un mosaico che va costruendosi e assomiglia sempre più all’idea di calcio del suo timoniere: Gattuso, infatti, arrivato in sordina, è riuscito a conquistare la fiducia (che aveva già da giocatore) di tutti gli addetti ai lavori. Allenare non è come giocare in prima persona, ma gestire diverse personalità può diventare più complicato: “Sull’importanza degli atteggiamenti in campo e il rispetto, ci ho costruito una carriera”, avrebbe ribadito “Ringhio” a più riprese. I fatti gli stanno dando ragione. La sua squadra è sempre pronta a ripartire, senza darsi mai per vinta. Allora, l’obiettivo a Milanello è trasformare quel 676 – il numero dei palloni giocati ieri sera – in autentica certezza per il futuro. Gettare le basi per una volata finale di stagione che possa, in qualche modo, ripagare tutto il potenziale di gioco espresso sin qui.