Inter, Spalletti: “Dispiace per l’Europa League. Nainggolan non convocato. Milan forte”

Le parole di Spalletti

Ora tocca a Luciano Spalletti. Dopo Gennaro Gattuso, ora è il tecnico nerazzurro a parlare in conferenza stampa alla vigilia di MilanInter. Ecco tutte le dichiarazioni dell’allenatore.

EINTRACHT – “C’è dispiacere per quello che è successo. Si vanno a fare valutazioni corrette e c’erano delle motivazioni che ci portavano ad essere al di sotto delle nostre possibilità. E in questa diagnosi bisogna essere corretti. Siamo dispiaciuti per come siamo entrati in partita: si era visto anche all’andata che c’erano possibilità per passare il turno. Se tu riesci a fare a quello che sai fare, hai delle probabilità. Ora c’è da ristabilire ruoli e compiti, ricreare una struttura forte di squadra. Si va a rifare ordine sui concetti… Poi c’è l’amarezza del risultato, ma bisogna accettare le emozioni e il dispiacere. E poi si mette in discussione il pensiero, la conclusione, che viene fuori di getto. Serve una conclusione fatta di sostanza, non di istinto. Bisogna riacquistare le capacità di giocare a calcio, anche se c’è poco tempo“.

DERBY E NAINGGOLAN – “Ne facciamo una questione di ‘arrivare prima’ degli altri, non solo del Milan. Loro sono forti, giocano un buon calcio. Il nostro obiettivo è di entrare nelle prime quattro in classifica. Se è possibile arrivare terzi e se è possibile secondi. Nainggolan non sarà in panchina e non sarà convocato. Sorprese? Difficile farle, non si è mai allenato con la squadra“.

L’ANDATA – “Se dovessimo far capo solo all’andata per trovarci le conclusioni del perché si può vincere, sarebbe troppo poco. Ce ne sono altre in cui la squadra ha dimostrato di avere un valore, un’identità. L’andata fu una partita in totale equilibrio dove siamo riusciti negli ultimi minuti a portarla a casa, in base a quello che si era provato a fare in precedenza ma senza riuscirci. Il derby è difficile, annulla qualsiasi pronostico o valutazione. Il risultato è difficile, ma è ciò che conta insieme a come si gioca. Il risultato verrà fuori dalle volontà e dai desideri miei e di Gattuso“.

SFIDA DECISIVA – “Può creare difficoltà a livello di testa. Uno si porta sempre un po’ di scorie dietro di ciò che è successo, della prestazioni, delle convinzioni. Bisogna avere sempre fiducia in quelle che sono le tue possibilità. Di partite ce ne sono tante e ci sono margini per non farla diventare decisiva. Però è chiaro che poi, come si è detto prima, ti crea complicazioni di convinzione, di gestione, di credere di essere capace a… Si prova ad andare a vincerla la partita“.

PIATEK – “Il piano anti Piatek è fare bene le cose a livello di squadra. E’ un calciatore forte, fortissimo. La difesa ragione sempre più per reparto contro giocatori simili. Ci sarà da prendere in considerazione la sfida individuale, la sfida personale. Ma ormai non si marca più ad uomo. Si difenderà la zona in cui si mette lui“.

LAUTARO – “Due attaccanti centrali fortissimi all’andata, due fortissimi domani. Entrambi possono far male e fare la differenza, sia Piatek che Lautaro. Lo scorrimento della partita dirà chi ha più ragione“.

SKRINIAR E MIRANDA – “Skriniar a centrocampo ha fatto bene. Miranda? Valuteremo domani, ma è più difficile, perché giocare con la mascherina è complicato. Dà fastidio. Lui non ha dormito per tre notti, ha ancora il naso tutto gonfio… Ha dolori ovunque, diventa difficile il suo recupero. Però le valutazioni possono cambiare giorno per giorno, c’è la volontà del giocatore di volerci essere. Sono valutazioni che si faranno domani“.

BROZOVIC E KEITA – “Brozovic si è allenato bene ieri, però ci sono dei dubbi. Si pensa di recuperarlo. Keita dipende dalla complicazione muscolare che ti determina fare quei minuti li… Di tecnico non ha avvertito nessun fastidio, quindi è chiaro che si può usare. Magari non tutta la partita, ma è disponibile“.

MILAN – “Il Milan è ad un solo punto davanti… Loro stanno facendo meglio, sono stati bravi, si sono qualificati in Coppa Italia… Però la differenza non la vedo così importante. Ciò che ti danneggia è credere di non essere all’altezza. I calciatori dell’Inter saranno lì a giocare tutte le partite, non c’è dubbio. Domani dobbiamo essere più bravi nella gestione della palla, diventa fondamentale per imbastire il gioco e vincere le partite“.

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