Harry Edward Kane è nato nel 1993 sotto il segno del leone. E come potrebbe essere altrimenti per il bomber della nazionale dei tre leoni!
Nella gara persa a Southampton con il suo Tottenham, il numero 10 ha raggiunto la quota storica dei 200 goals in carriera! 20 centri in nazionale e i restanti 180 suddivisi fra i vari clubs con gli Spurs su tutti!
Ora c’è da chiedersi se tutte queste segnature serviranno al Tottenham per vincere almeno un trofeo in patria o in campo europeo. Finora il club, nonostante la forza d’urto di Kane, è rimasta all’asciutto. Il titolo di campione d’Inghilterra manca ormai dal lontano 1961 e le vagonate di sterline spese in tutti questi anni non hanno portato a nulla, da Lineker, Sheringham e Klinsmann, Rebrov e Ginola fino a Modric e Bale!
Il talento dalla faccia triste è nato nella periferia nord londinese, precisamente a Walthamstow, a due passi dalla Epping Forest narrata e cantata dai Genesis e vicino a White Hart Lane, la casa degli Spurs.
Terra di volpi e mattoncini rossi, chiese in stile gotico e parchi verdi disseminati ovunque come i diversi laghetti e le riserve naturali tipiche di questa zona.
Qui il nostro bestione (188 cm) è stato notato dagli odiati cugini dell’Arsenal che lo hanno tesserato per le giovanili nel 2001 quando aveva solo 8 anni.
Poi Watford e academy del Tottenham Hotspur. Il percorso però non decolla ed Harry inizia a girovagare in prestito, on loan, come dicono nel Regno Unito.
Kane trasloca di continuo per vestire le maglie dei vicini Leyton Orient e Millwall. Buone cose ma non eccezionali. Allora si va prima nel Norfolk a giocare con i gialloverdi del Norwich e poi nel 2013 ecco la chance, sempre in prestito, con le foxes del Leicester City.
In questo lasso di tempo c’è stato il concreto interesse del Presidente Aldo Spinelli per il suo Livorno. Il nome di Kane era sul taccuino dei dirigenti amaranto ma non fu preso perché ritenuto acerbo per il nostro campionato.
Il resto è una storia nota che dovrà cercare di aggiungere nuove pagine di storia e magari di trofei alzati al cielo per la gioia mai sopita dei supporters del Tottenham Hotspur. Magari la Champions League ora o nel nuovo stadio?
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