Chelsea, Jorginho: “Sono un giocatore come tutti gli altri”.
Il centrocampista naturalizzato italiano, ha parlato ai microfoni del Sun, difendendosi dalle accuse mosse dai tifosi inglesi, che lo hanno etichettato come pupillo di Maurizio Sarri.
L’ex giocatore del Napoli ha trascorso gli ultimi mesi con delle difficoltà ed è stato reso il colpevole del periodo negativo che ha vissuto la squadra.
Il ventisettenne, allenato da Sarri anche nei partenopei, ha segnato uno splendido goal contro il Fulham domenica scorsa, ed ha così parlato nell’intervista.
“Sono un giocatore normale. Non voglio essere speciale, non va bene. È perfetto essere uguale a tutti gli altri. Anche se pensano che io sia l’uomo di Sarri , voglio dimostrare perché piaccio così tanto al mister“.
>> Se vuoi rimanere aggiornato sulle news di sport > > CLICCA QUI
Poi ha proseguito: “Voglio far capire a tutti che sono un buon giocatore e che hanno torto ad avere quell’atteggiamento nei miei confronti. Ho una relazione normale con l’allenatore, tra due professionisti. Non esco a cena con lui, non vado a casa sua. Mi ha urlato, mi ha detto che stavo sbagliando qualcosa, quello che fa proprio con tutti”.
Sui tifosi aggiunge: “Accetto le loro opinioni, ma non le condivido. Ascolto, resto calmo, lavoro sodo e cerco di ripagarli per il loro supporto sul campo, cercando di fare del mio meglio. Hanno il diritto di avere la loro opinione e di pensare tutto ciò che vogliono”.
Infine conclude: “Il calcio di Sarri può funzionare in Inghilterra. Ma penso anche che sia normale che ci sia bisogno di tempo per tutti per imparare cosa fare. Anche Pep Guardiola ha avuto problemi nel suo primo anno, quindi perché non dovrebbe averne anche Maurizio?”.
LEGGI ANCHE: Chelsea, la FIFA respinge il ricorso: confermato il blocco del mercato