Una serata da dimenticare per il Real Madrid. La sconfitta contro l’Ajax di ieri segna probabilmente la fine di un’era. La fine di un bellissimo e vincente capitolo, che ha portato un gruppo di calciatori a vincere per tre volte di fila la Champions League ed entrare di diritto nella storia.
Simbolo del fallimento Real è anche Sergio Ramos, il grande capitano ad aver alzato tre volte consecutive la coppa dalle grandi orecchie al cielo. Con presunzione e superficialità, lo spagnolo si è fatto ammonire alla Cruijff Arena per far scattare la squalifica e saltare un ritorno che per lui evidentemente contava poco, convinto di passare il trno. E invece, quella in Olanda resta l’ultima sua apparizione nella massima competizione europea per club in questa stagione.
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Un atteggiamento tutt’altro che da grande capitano come viene considerato da tifosi e addetti ai lavori. Un campione come lui non deve fare questo tipo di conti, ma pensare soltanto al bene della squadra e giocare al massimo delle proprie forze. Così si comporta un vero leader, cosa che, almeno per questa occasione, non ha dimostrato di essere. Piuttosto, adesso passa giustamente come quello che ha abbandonato la nave in un momento molto delicato della stagione dei ‘Blancos’.
Tra l’altro a tutta questa storia si aggiunge anche un altro negativo capitolo. Come riportato da ‘Marca’, durante la partita, mentre i suoi compagni di squadra soccombevano sotto i colpi dell’Ajax, nel suo box privato del ‘Santiago Bernabeu’ le telecamere lo riprendevano per registrare alcune scene del suo documentario realizzato da Amazon. Un’altra situazione evitabile, un’altra questione che non farà altro che alimentare le polemiche su di lui, il capitano che ha abbandonato la nave troppo presto.
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