Alla vigilia di Porto–Roma, Eusebio Di Francesco ha parlato come di consueto in conferenza stampa. Si è parlato molto del tecnico in queste ultime ore, dato per sicuro partente in caso di mancata qualificazione ai quarti. L’allenatore ha parlato di questo e anche di altro.
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FUTURO – “Vorrei riportare l’attenzione sulla Roma e non sul mio futuro. L’interesse comune, del romanista, è che domani la Roma passi. Il mio pensiero va sulla squadra, non a me. Possono fare una grande partita. Non gioco io, questa cosa mi dà fastidio. La gente non capisce che domani scende in campo la Roma. Poi i discorsi fanno parte del mio lavoro, so che è una partita importantissima per tutti“.
MOMENTO DIFFICILE – “Quello più difficile è quello che verrà. Noi dobbiamo pensare a questa, che è un po’ la partita della vita. E deve portare tutti al massimo impegno. Avere il supporto è fondamentale, essere sopportato no. Chi scenderà in campo lo deciderò io e spero possano fare una grande prestazioni come l’anno scorso“.
FORMAZIONE – “Se parliamo di singoli, facciamo un grande errore. Il concetto è legato al collettivo che ha sbagliato l’interpretazione della partita, in primis l’allenatore. Al di là che possa giocare qualcuno che ha giocato nel derby, è una scelta che si lega a questione di scelta. Ci sono anche motivi fisici e psicologici oltre a tecnici e tattici. Ed è importante andare in campo con quelli che vogliono fare una grande prestazione e che sono ‘liberi’ mentalmente“.
PAULO SOUSA – “La sua presenza domani allo stadio? Vedere le partite fa parte del nostro lavoro. Non ci vedo niente di male. Perché c’è domani? Non lo so…“.
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