Di nuovo ad un passo dalla gloria, ancora di nuovo una sconfitta. L’appuntamento fra Maurizio Sarri e il suo primo trofeo da allenatore è ancora rimandato. La ‘Carabao Cup’ va al Manchester City. Che, a differenza dell’incontro in campionato, stavolta ha dovuto faticare un bel po’ per vincere.
Soltanto dieci giorni fa, i ‘Citizens’ avevano distrutto i ‘Blues’ 6-0. Invece nella finale di ieri la squadra di Londra ha tenuto testa agli avversari fino alla fine. Sarri stavolta l’ha preparata benissimo: senza Higuaìn dal primo minuto, ma con Hazard falso nove. Idea vincente, perché il belga è stato straordinario, sicuramente il migliore in campo. Nel primo tempo ha preso le misure all’avversario: ha coperto bene le zone del campo e ha concesso poco al City. Nella ripresa invece il Chelsea è uscito fuori: ha costruito ottime trame di gioco ed è andato più volte vicino al gol.
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Una cosa è certa: non è vero che la squadra rema contro l’allenatore. La prestazione di ieri a Wembley lo dimostra. Ed evidenzia anche un’altra cosa: il progetto tecnico-tattico di Sarri è sulla strada giusta, i calciatori sono coinvolti e lo seguono. Sì, l’episodio di Kepa è una macchia, ma è chiaro che le responsabilità dell’allenatore sono relative in casi come questo. Ecco perché Sarri merita di rimanere sulla panchina dei ‘Blues’, almeno fino alla fine dell’anno. Chiaramente è tutto nelle mani di Roman Abramovich, il quale sicuramente non sarà contento dei risultati.
Sono ore decisive per il tecnico. Che, se dovesse essere confermato per il momento, si giocherà tutto contro il Tottenham in campionato. Un’altra difficile partita dopo le due di Manchester. Ma se il Chelsea riuscirà a ripetere la prestazione fatta ieri, contro gli ‘Spurs’ non al top e sconfitti dal Burnley sabato, ha buone possibilità di vittoria. Potrebbe essere quella la partita della svolta per la stagione di Sarri. Se ne avrà la possibilità, of course.
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