Napoli, Milik e Zielinski: anche i partenopei hanno i loro gioielli polacchi.

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Arkadiusz Milik e Piotr Zielinski incantano i tifosi azzurri.

Napoli, Milik e Zielinski infiammano i partenopei, e Piatek festeggia a colpi di pistola.

Mentre i tifosi bianconeri coccolano il loro fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo, quelli azzurri possono dire lo stesso per due pietre preziose provenienti dalla Polonia.

Arkadiusz Milik e Piotr Zielinski, due volti giovani del Napoli del presente e del futuro.

Il primo, attaccante, nasce il 28 febbraio 1994 a Tychy, una città di 130.00 abitanti. La sua carriera ha subito una svolta a soli 19 anni quando quando il Bayer Leverkusen lo acquista dal Gornik. Dopo una serie di prestiti arriva all’Ajax, dove mette in mostra le sue doti, prima del suo approdo al San Paolo nel 2016.

Nel suo primo anno, gioca solamente tre mesi, da agosto ad ottobre, realizzando anche 8 reti. La sfortuna però, colpisce il bomber, che è vittima di un gravissimo infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio.

Dopo 7 mesi di stop, a maggio torna finalmente in campo per chiudere la stagione, ma, alla ripresa del campionato successivo, la sorte avversa si accanisce nuovamente con l’attaccante, che sente rompersi il legamento crociato anche dell’altro ginocchio, che lo costringerà ad altri 6 mesi fuori dal campo.

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Dopo due operazioni ed un’infinita riabilitazione, può finalmente  tornare a giocare ed a Napoli arriva Carlo Ancelotti in panchina. Per il polacco è l’occasione del riscatto.

In 30 presenze quest’anno, sono 15 i goal realizzati e 3 gli assist. In campionato ne fa 14 in 22 giornate.

Insieme a Lionel Messi è l’unico giocatore ad aver segnato per 3 volte da punizione diretta nei cinque maggiori campionati europei, ed in classifica marcatori dista solo 5 reti dalla vetta.

Lui, però, a Napoli non arriva da solo. Nella stessa finestra di mercato i partenopei acquistano, Piotr Zielinski.

Nato il 20 maggio 1994 a Ząbkowice Śląskie, un piccolo paesino montuoso di poco più di 15.000 abitanti, Piotr viene conosciuto appena maggiorenne dall’Udinese.

La società friulana, nota scopritrice di talenti, lo fa maturare per poi cederlo all’Empoli. I toscani vivono una delle loro migliori stagioni con il giovanissimo centrocampista, prima della chiamata di Aurelio De Laurentiis.

Sotto l’ala di Sarri, che lo aveva allenato fino ad una stagione prima, arriva il salto di qualità. Il primo anno realizza 6 goal e 7 assist, in quello attuale ne ha messi già a referto 5, scendendo spesso in campo come ala offensiva.

In una Serie A sempre più ricca di campioni, le analogie tra alcuni giocatori non risultano così complesse da ritrovare.

Nel caso di Milik, Piatek e Zielinski, si parla di nazionalità, quella polacca, ma non solo. I primi due oltre a giocare nello stesso ruolo, sono arrivati nelle rispettive squadre, attualmente d’appartenenza, per sostituire Gonzalo Higuain.

Nel 2016, il Pipita lascia Napoli dopo il record di 36 reti realizzate in Serie A, per passare alla Juventus. Nell’ultima finestra di mercato, invece, l’argentino lascia scontento il Milan per ritrovare, al Chelsea, proprio Maurizio Sarri che lo aveva reso leggenda con i partenopei.

Con una metaforica invasione dalla Polonia, nel nostro campionato, Milik, Zielinski, Piatek regalano gioie e goal ai propri tifosi.

Il pistolero ha messo a segno 6 reti nelle prime 5 partite con il Milan e vola sulle ali dei 26 goal in 27 gare ufficiali in Serie A.

E se da un lato c’è il duo partenopeo, arrivato ad un soffio dallo scudetto e che ora punta a vincere l’Europa League, dall’altro c’è un pistolero con l’animo del “Diavolo” che ha preso in braccio il Milan per farlo rinascere.

La nazionale polacca sogna e Lewandowski sembra aver trovato addirittura due eredi.

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