MotoGP 2019, test Qatar: Vinales e Rossi, umori diversi nel box Yamaha.
Maverick Vinales continua a confermarsi su buoni tempi nel secondo giorno di test MotoGP 2019 in Qatar. Lo spagnolo è stato battuto per soli 57 millesimi dal connazionale Alex Rins sulla Suzuki.
Il 24enne pilota di Figueres sembra trovarsi a proprio agio sulla nuova M1. Sia a livello di giro secco che di passo ha mostrato buoni tempi in queste due giornate. Fa più fatica Valentino Rossi, oggi sprofondato in diciannovesima posizione e non in grado di migliorare il crono del Day-1. Il Dottore ha ancora domani come ultimo giorno di test-precampionato per cercare di migliorare la propria situazione.
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Rossi ha così commentato questa giornata per lui complicata sul circuito di Losail: «E’ stato difficile – riporta Motorsport -, non mi sentivo bene sulla moto perché mancava grip posteriore. Per questo sono in ritardo. Con la gomma morbida non avevo fiducia. Domani cercheremo di seguire altre strade. Oggi abbiamo provato del materiale, alcune novità non hanno funzionato qui. Sono lontano e quindi è preoccupante. Mi manca aderenza, la gomma pattina molto al posteriore. Come ritmo mi mancano alcuni decimi rispetto ai primi. A livello di motore non siamo veloci».
Vinales è in una situazione sicuramente migliore rispetto a Valentino, però non si accontenta e pretende progressi ulteriori: «Stiamo facendo piccoli passi. Abbiamo migliorato il setup, però non basta. Perdiamo molto in velocità massima. La chiave è l’aderenza, se miglioriamo la moto può andare davvero bene. Non abbiamo ancora trovato nulla nell’elettronica per migliorare il grip. L’accelerazione è il nostro punto debole. Serve migliorare in vista della gara per poter sorpassare. Nuova coda? Domani la riproverò, non è niente di eccezionale. Questa Yamaha è la migliore degli ultimi due anni, ma gli altri sono migliorati tanto. Speravo di trovare qualcosa di diverso in questa pre-season. Credo che i rivali non abbiano mostrato tutte le loro carte».
Sia Rossi che Vinales parlano di problemi di aderenza della Yamaha M1. Nel team Monster Energy si sta cercando di intervenire, soprattutto tramite l’elettronica, ma senza trovare ancora la soluzione. Domani sarà importante lavorare bene per venirne a capo, altrimenti in vista della gara del 10 marzo sarà difficile pensare di lottare per vincere o anche per il podio. Maverick è messo meglio di Valentino, però ciò non lo rasserena affatto.
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Matteo Bellan