Chelsea, Maurizio Sarri all’ultima spiaggia. Contro Guardiola il tutto per tutto.
Il destino, spesso, sa essere beffardo. Quello di Maurizio Sarri ha scelto Pep Guardiola come protagonista nell’ultimo anno e mezzo.
E’ il 2017 ed il tecnico italiano allena il Napoli. I partenopei sono primi in campionato e regalano calcio spettacolo anche in Europa. In Champions però, c’è il Manchester City da affrontare.
La macchina perfetta di Guardiola, quella che raramente conosce la sconfitta e che a sua volta insegna come giocare in tutto il mondo.
Il tecnico dei partenopei le perde entrambe le sfide del girone, 2-1 all’Etihad Stadium e 2-4 al San Paolo.
In estate la svolta decisiva: Maurizio Sarri diventa l’allenatore del Chelsea. Il sostituto di Antonio Conte è pronto a sfidare lo spagnolo nuovamente ed è desideroso di vendetta.
Ad agosto è subito sfida: c’è la finale di Community Shield ed il City può essere battuto.
La doppietta di Aguero, uno che aveva già segnato contro il Napoli e che tornerà prepotente nel cammino di Sarri, abbatte i Blues e permette a Guardiola di alzare il trofeo davanti al rivale.
Da quel momento, però, i londinesi proseguono con la quinta inserita. Il bolide di casa a Stanford Bridge, le vince tutte. Nelle successive 18 partite, arrivano 14 vittorie e 4 pareggi.
Maurizio diventa un re e nelle 14 gare da 3 punti, c’è anche quella contro City, c’è di nuovo Guardiola. E’ la prima vittoria contro l’ex allenatore del Barcellona. Un 2-0 che profuma di una prima vendetta, ma poi qualcosa va storto.
Il Chelsea si arresta, arrivano le prime sconfitte, i primi malumori. Il calcio insegnato da Sarri inizia a non essere più gradito. In allenamento alcuni giocatori si lamentano dei suoi modi, qualcosa si rompe.
In un momento difficile per la squadra, il destino sceglie di nuovo Guardiola come avversario del mister italiano.
Il Manchester City umilia per 6-0 il Chelsea. Aguero segnerà una tripletta. E’ la svolta decisiva, più negativa che mai.
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I Blues perdono ancora, 0-2 contro il Manchester United che li elimina dalla FA Cup, ed i tifosi insorgono. Nasce un motto ufficiale sui social, il #SarriOut. Gli insulti dagli spalti e su internet dilagano. Il re è caduto.
C’è un’ultima chance per Maurizio, a cui non basta vincere in Europa League contro un modesto Malmo per riappacificare i rapporti ormai quasi del tutto distrutti, e si chiama Carabao Cup.
La seconda coppa inglese della stagione, il primo trofeo che il Chelsea può alzare quest’anno. Oggi si gioca la finale, ed il solito destino, che si diverte a plasmare a suo piacimento molte storie di vita quotidiana, ha scelto nuovamente il Manchester City, di nuovo Guardiola.
E’ l’ultima possibilità per Maurzio Sarri. Battere per la seconda volta il tecnico spagnolo non può rappresentare una semplice vendetta, vuol dire molto di più. Vale un trofeo, vale mantenere il proprio posto di lavoro. E’ la sfida delle sfide.
L’ambiente Chelsea, insieme al suo condottiero, dopo le umiliazioni e la restrizione della FIFA sul mercato, merita di gioire.
Si pensa che si possa essere artefici del proprio destino, Maurizio Sarri, oggi, dovrà guardarlo negli occhi e batterlo.
Di Claudio Mancini.
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