Il Cagliari subisce il Milan a San Siro, i sardi perdono tre a zero. Continua il periodo difficile per Maran, quintultimo in classifica e sabato prossimo c’è il Parma in casa.
Continua il periodo difficile per il Cagliari, che perde tre a zero contro il Milan: a segno Ceppitelli, che sbaglia porta, Paquetà e Piatek. I sardi adesso devono fronteggiare una situazione difficile di classifica: quintultimo posto e la settimana prossima c’è il Parma in casa. Partite ostiche e risultati che non arrivano, anche la situazione in infermeria per Maran non è delle migliori. Una serie di fattori che identificano al meglio un periodo buio. Il tecnico rossoblù a Sky Sport:
Nonostante il risultato, c’è un Cagliari in ripresa oppure no?
“Stasera siamo stati altalenanti. La prima parte di gara è stata condizionata dall’autorete. Abbiamo provato in seguito a crear qualcosa, ma nulla di pericoloso. Facciamo fatica a reagire: poi ci riprendiamo ma è tardi, non dobbiamo farci influenzare. Lavorare sugli aspetti positivi. Bisogna restare attaccati all’importanza di fare risultati”
Che succede nel prossimo futuro a fronte dei risultati che non arrivano?
“Si cambia ancora, cercando la vittoria con più forza. Si punta alla compattezza del gruppo: dovremo fare un’analisi cruda, con attenzione, per capire i nostri errori. Senza falsi alibi: abbiamo avuto difficoltà enormi, ci stiamo ritrovando”
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Come mai non riuscite a metabolizzare totalmente le negatività e ripartire?
“Eh diciamo che tra infortuni e il resto non è facile, nell’analisi vanno anche integrati gli episodi sfortunati che abbiamo subito. Non è solo quello, ma influisce. Questo, però, non ci deve condizionare. Stiamo passando un periodo buio, dobbiamo solamente essere forti a voltar pagina”
In questo momento dispone di giocatori che sentono il peso della causa Cagliari?
“Nelle ultime settimane, gli errori li abbiamo fatti tutti. Me compreso. Io penso solo a valutare, di volta in volta, l’undici ideale perché, se ci mettiamo a pensare chi sbaglia di più, non ne usciamo. Chiedo personalmente una forte spinta sugli esterni, in settimana valuteremo se cambiare ulteriormente sistema di gioco: non è un problema di questo o quel giocatore, tutti dobbiamo arrivare non col braccino corto. Bisogna metterci la grinta in campo”