Un Parma organizzato e compatto esce sconfitto dal Tardini, rimpiange un gol mancato con Gervinho, si gode l’affetto dei tifosi e subisce la rete di Lautaro che regala la vittoria all’Inter.
Al Parma non riesce l’impresa della gara d’andata ed esce sconfitto dal Tardini, di fronte un’Inter che ha dimostrato d’aver voglia di portare a casa i tre punti. C’è riuscita anche, grazie ad una rete di Lautaro Martinez. I gialloblù fanno l’ennesima buona prestazione, vanno vicino al vantaggio con Gervinho (a negargli il gol soltanto il legno della traversa) e si godono l’affetto dei tifosi. Primeggia uno striscione sugli spalti: “Siete l’orgoglio di questa città”. Nonostante la vittoria sfumata, allenatore e giocatori possono dirsi soddisfatti. D’Aversa, allenatore degli emiliani, fa il punto su Sky Sport:
Avete fatto un buon primo tempo, poi siete scomparsi: come mai?
“Innanzi tutto, l’Inter è forte. Poi nella prima parte di gara abbiam fatto meglio noi, buoni venti minuti, anche mezz’ora, in cui li abbiamo messi sotto. Poi è normale, col tempo l’Inter è venuta fuori ma la nostra, nel complesso, mi è sembrata una buona gara. Dovevamo subire meno l’urto nerazzurro, ma il massimo in campo l’abbiamo dato”
Avete difficoltà a giocare in casa, rispetto alle trasferte, perché siete chiamati ad un gioco meno attendista?
“Mah, a dire il vero la gara di stasera ha dimostrato il contrario: in più di un’occasione abbiamo dimostrato di avere aggressività ed esser all’altezza tecnicamente, senza aspettare troppo l’avversario. Ci sono stati momenti in cui abbiamo preso in mano l’inerzia della partita, i ragazzi sono stati bravi. È ovvio, in qualche frangente, ci vorrebbe più qualità e più attenzione, specialmente nel rifornire gli attaccanti. Non è corretto, però, parlare di gioco troppo passivo”
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Aveva pensato di cambiar qualcosa in gara?
“Quando si è subito gol era entrato Stulac al posto di Scozzarella. Avevo tanti giocatori precari e non al massimo della condizione, veniamo da partite giocate in cui abbiamo speso molto. Nonostante questo, i giocatori hanno un’esperienza tale per mettersi sempre a disposizione malgrado qualche cedimento. Quindi sì, ci avevo pensato, ma non ho stravolto troppo gli equilibri”
Cosa vi manca ancora dal punto di vista tecnico e tattico?
“Nella costruzione, i terzini lavoravano troppo larghi. C’erano posizioni sbagliate in fase di costruzione, abbiamo rimediato in corso d’opera per non concedere spazi. Occasioni ne abbiamo avute, comunque. La traversa di Gervinho, qualche incursione con Inglese. La prestazione è stata buona anche oggi. Dobbiamo imparare a sfruttare situazioni quando abbiamo il pallino del gioco: se non segni, poi prendi gol. Per il resto, non ho nulla da rimproverare ai miei ragazzi”