Calcio, Ronaldo: “Il Valladolid è una grande avventura. Amerò per sempre l’Inter”.

Ronaldo
Ronaldo parla di passato e presente.

Calcio, Ronaldo: “Anche gli infortuni mi hanno fatto crescere.”

Intervistato in esclusiva da Sky Sport, il Fenomeno, ha parlato della sua vita attuale e di alcuni momenti del passato.

Valladolid:  “Sono innamorato del calcio e credo che lo sarò per sempre, però non volevo diventare allenatore, perché il suo tipo di vita è lo stesso del giocatore: allenamento tutti i giorni, viaggi e ritiri, tutte cose che non mi piacevano da giocatore. Volevo essere ancora coinvolto in questo sport. Ho visto un sacco di società interessanti e l’offerta del Valladolid era esattamente ciò che cercavo. Una città con un potenziale incredibile, un club che milita in Liga, con 90 anni di storia e tradizione. Per me è una grande sfida”. Poi prosegue: “Anche in Italia c’erano delle situazioni aperte. Non posso dire quali, si tratta di discorsi confidenziali e con accordi di riservatezza. Non mi hanno parlato del Milan. È molto al di sopra del mio budget. Il mio sogno da presidente in questo 2019 è rimanere in Prima divisione“.

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Inter: “E’ nel mio cuore e lo sarà per sempre. Sono stati 5 anni bellissimi della mia vita, in una città che ho imparato ad amare, con la gente che mi ha voluto sempre molto bene. L’amore che ho ricevuto in Italia non l’ho sentito da nessun’altra parte“.

Moratti: “Ora da presidente devo dire che è una forte ispirazione per me. Mi ha insegnato tantissimo, dai valori importanti ai rapporti con i calciatori, compreso con me. È una persona meravigliosa che ti guarda negli occhi e ti tratta sempre in maniera gentile. Non lo rimetterei con spalle al muro per decidere il mio futuro. Nel momento in cui gli ho chiesto di mandare via Cuper,altrimenti me ne sarei andato via io, ha deciso di tenere lui.Non lo rifarei, cercherei piuttosto di far prevalere la mia idea in un’altra maniera in quella situazione.

Milan:“Sono stato molto bene lì. Ho imparato molto ed ho conosciuto una società incredibile. I tifosi rossoneri mi hanno accettato e trattato molto bene. Non c’è una squadra in cui mi sono pentito di andare“.

Infortuni: “Purtroppo sono stati una costante in tutta la mia carriera. Credo che nella mia generazione ci siamo allenati nella maniera sbagliata per tantissimi anni. Oggi se vedi gli allenamenti, è tutto molto più individualizzato e specifico per ogni giocatore. Forse questo avrebbe risparmiato qualche infortunio. Anche grazie a loro però, sono diventato quello che sono. Ho imparato tantissimo di quel periodo e da quelle sofferenze.  Posso assicurare che ciò mi ha fatto diventare una persona migliore”. Poi continua: “Per chi ha un problema al ginocchio, le scale sono sempre il peggiore tra i nemici. Ho affrontato una guerra lunga e difficile, però alla fine direi che ho vinto io, l’ho battuto!”. 

Mondiale: E’ stato senza dubbio l’avvenimento più importante che mi sia capitato nella mia carriera. Ottenere la soddisfazione dell’intero paese, tutta la gente felice grazie ad una nostra impresa sportiva, è ciò mi ha fatto davvero sentire orgoglioso”.

Fuoriclasse moderni: Messi mi entusiasma. Mi fa sognare e divertire. È un giocatore veramente speciale. Fa delle cose che nessuno si aspetta. Con lui in campo c’è sempre una sorpresa. Ha un controllo di palla che pochi lo fanno oggi. Portare la palla in avanti con velocità e così vicina al piede, saperla proteggere così bene e tirare in porta come sa fare lui, mi piace. Anche Cristiano Ronaldo non posso escludere e dimenticare. Un altro giocatore speciale con tantissima qualità e con una forza incredibile. Sono i due giocatori che mi fanno sognare. Neymar è ancora un pelino più indietro di loro due, però è lì che si avvicina. Speriamo che possa avere più continuità e che possa diventare un grandissimo giocatore”.

Il vero Ronaldo: “Questa è una battuta che non deve dar fastidio a nessuno dei due. Perché quando me lo dicono io rimango molto orgoglioso e sono sicuro che anche lui lo sia. Diciamo che entrambi siamo i veri Ronaldo!”

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