Pierpaolo Marino, ex dirigente di Napoli, Roma, Udinese e Atalanta in esclusiva a SportNews.eu. Il manager avellinese, grande scopritore di talenti, ha avuto il merito di portare al club partenopeo Marek Hamsik, ormai ad un passo dall’addio.
Marino, come scoprì Hamsik?
“Quando il Napoli era in serie C andai a vedere il Brescia, che militava in B, perchè eravamo interessati a Milanetto. Negli ultimi 7 minuti della sfida contro l’Albinoleffe quest’ultimo fu sostituito da Marek. Era un ragazzino, con la cresta come quella di mio figlio, che io odiavo. Era il 2006 e lui aveva 19 anni. Lo prendemmo ma restò una stagione con le Rondinelle. In una sfida ci segnò”.
Cosa la colpì del centrocampista slovacco?
“Era un giocatore completo. Aveva fisicità, tecnica, capacità d’inserimento, geometria e visione di gioco, ambidestro, un ottimo tiro. Mi ricordava molto Steven Gerrard”.
Il presidente De Laurentiis ha detto che in passato rifiutò le offerte delle big italiane. Conferma?
“Quando io ero dirigente del Napoli arrivarono le richieste di Juventus e Inter. I bianconeri chiamarono me, mentre l’allora patron dei nerazzurri Massimo Moratti telefonò a De Laurentiis. Noi non lo cedemmo perchè non volevamo, ma anche il ragazzo non ci fece alcuna pressione per andare via, anzi”.
Del giocatore conosciamo tutto, l’uomo Hamsik com’è?
“Marek è il figlio ideale, come ho sempre detto. E’ un ragazzo di principi, molto legato ai genitori, alla famiglia. E’ una persona pura, sana. Ognuno si augurerebbe di averlo come figlio”.
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Qualcuno ha detto che Hamsik va in Cina solo per i soldi. Cosa ne pensa?
“No, assolutamente. Ora i calciatori sono come delle aziende, muovono grandi fatturati e praticamente sono diventate società non solo per se stessi, ma anche per i familiari, che sicuramente hanno influito sulla sua scelta. Marek non ha bisogno di soldi e non sta tradendo il Napoli. Ormai ha 32 anni, non è più titolare, Ancelotti sicuramente avrà dato il via libera”.
Non crede che il Napoli abbia sbagliato i tempi?
“No. E’ un affare per De Laurentis e per Hamsik: il Presidente incasserà 3 volte di più rispetto a quanto sborsato per acquistarlo, Marek firmerà un contratto con cui potrà far vivere 7 generazioni. L’unica cosa, si poteva gestire meglio l’addio, magari preannunciandolo in modo da festeggiare con i tifosi la sua ultima gara con i partenopei”.
Hamsik poteva fare una carriera più prestigiosa?
“Se avesse giocato con il Real Madrid e fosse stato tedesco o spagnolo, avrebbe potuto vincere il Pallone d’Oro. Il Napoli e la Nazionale slovacca non l’hanno aiutato sotto questo profilo”.
Di Quintiliano Giampietro
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