Aurelio De Laurentiis ammette che Hamsik è vicino all’addio, destinazione Cina. Il presidente del Napoli ha parlato in occasione della presentazione del ritiro estivo che avverrà per la nona volta a Dimaro, in Trentino Alto Adige.
Il patron dei partenopei, sull’argomento, ha risposto così ai giornalisti presenti al Grand Hotel Vesuvio, a Napoli: “Hamsik mi chiesto di essere ceduto, vuole andare in Cina. A centrocampo siamo coperti, Ancelotti ha dato il suo benestare. Ora però <dare moneta, vedere cammello>. Vedremo cosa accadrà. In passato poteva andare alla Juve, al Milan e all’Inter, ma è rimasto con noi. E’ un professionista esemplare”.
De Laurentiis, sulla possibilità del Napoli di conquistare ancora lo scudetto, ha aggiunto: “Ancora non è detta l’ultima, può darsi che accada qualcosa nei prossimi mesi”. ù
Sulla stessa linea il tecnico Ancelotti: “Tutto ancora in ballo, peccato per la Coppa Italia”.
Sulla serie A a 18 squadre, ancora De Laurentiis: “Se lo decide la FIGC è un conto, se lo decide il Governo dello Sport è diverso, così come se devono decidere le Leghe. Chi lascia il posto per un altro club?”
Poi un attacco ai tifosi: “Pensano solo alla conquista dello scudetto. Contro la Sampdoria c’erano 18.000 spettatori. A San Siro per Milan e Inter lo stadio è sempre pieno, incassano una media di 5 milioni a partita, io questa cifra la raggiungo con tre gare. Non si possono fare le nozze con i fichi secchi. Da tre anni il nostro bilancio chiude in rosso. Qualcuno dice che io lucro con il Napoli. Se pure fosse? Il calcio è un’industria”, dice De Laurentiis”.
Sugli stadi di proprietà: “In Italia non abbiano mai avuto un politico come la Thatcher, che innovò creando una nuova legge, riuscì a sconfiggere gli hooligans. A Italia 90′ sono stati rubati i soldi senza sistemare gli stadi, l’unico forse quello di Bari. Nessuno ha mai investito e sugli spalti c’è la delinquenza”.
Leggi anche – Napoli ed Hamsik. Da Banksá Bystrica a Marechiaro. Un viaggio durato 11 anni.