Fabio Quagliarella, a 36 anni, ritrova la Nazionale. Reduce dall’incredibile record di undici partite di fila in rete (eguagliato Gabriel Batistuta), l’attaccante della Sampdoria ha coronato il sogno di vestirsi nuovamente di azzurro.
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Intervenuto in conferenza stampa, ha raccontato le sue emozioni per questo traguardo: “Il mio segreto è sempre stato lavorare con serietà, questo alla lunga paga. Essere convocato a 36 anni è motivo di grande soddisfazione, significa che Mancini osserva tutti e premia chi merita. Quando mi hanno informato della chiamata ho chiesto: ma mi vogliono nello staff? Battute a parte, stare in mezzo a tanti giovani dà energie. Alla Samp poi sono ringiovanito anche per la posizione in campo, gioco più vicino alla porta. Come idoli Montella e Sheva, ma sono cresciuto con le cassette di Maradona“.
Sul record raggiunto: “Una grande gioia, era impensabile e ringrazio i miei compagni. La settimana scorsa è stata intensa, ho provato a isolarmi dai complimenti. A Napoli ci pensavo al gol ma ero sereno, avevamo davanti una grande squadra e va bene così“. Il suo pensiero sui giovani: “Mi piacciono molto Chiesa e Zaniolo, ma ce ne sono tanti che il Ct non si lascerà scappare“.
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