Bum bum Krzysztof Piątek! Due gol bellissimi, due gioielli specialmente il secondo, un gol alla Shearer! Dopo l’esordio di sabato contro il Napoli in campionato, giungono subito le prime reti del “nuovo Tomasson” o il Jon Dahl polacco. Avversario sempre il team di Ancelotti e i suoi connazionali Milik e Zielinski. Stesso stadio, l’impianto di San Siro in Milano dedicato al bomber italiano Giuseppe Meazza, la scala del calcio. E per suonare in un posto simile, bisogna farsi sentire e farlo bene, con furore, potenza e talento.
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Piatek, che in italiano significa venerdì, strapazza il Napoli nei primi minuti e sposta subito le sorti del match dalla parte del diavolo. Ha giocato e bene 77 minuti, due reti e buone trame offensive. Poi è stato sostituito da Cutrone. In patria ha giocato nella squadra di Papa Karol Wojtyła, il Klub Sportowy Cracovia, la squadra più antica di tutta la terra polacca fondata nel 1906.
Prima ancora è stato protagonista da giovanissimo dal 2013 al 2016 nel piccolo club dello Zagłębie Lubin. Reti a raffica ovunque: 18 gol a Lubin e ben 32 a Cracovia! Ora, dopo i 19 centri con la maglia del Genoa in soli sei mesi, sta già volando a suon di reti con i rossoneri di Gattuso che piano piano sta smaltendo la delusione della storia di Higuain, durato poco come Piatek a Marassi, ma con una media gol nettamente inferiore.
Il pistolero, come l’olandese ex Deportivo Roy Makaay, è nato a Dzierżoniów, una piccola cittadina del voivodato della Bassa Slesia a due passi da Breslavia dove la nazionale italiana giocò un’amichevole con la Polonia qualche anno fa e Balotelli segnò una rete molto bella dalla distanza.
Quella serata afosa di agosto in Coppa Italia, quel Genoa di Ballardini che ne rifila ben 4 in un solo tempo al Lecce di Liverani con tutte le marcature che portavano la firma proprio di Piatek, sono state un biglietto da visita immediato e speciale. Segnò in tutti i modi possibili e con una facilità irrisoria. Una fame di goal simile a certi rapaci e voraci prestigiosi come Totò Schillaci e Pippo Inzaghi, ma con molta più classe. Tomasson è avvisato!
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