Carlo Ancelotti commenta il pareggio del Napoli contro il Milan. L’ex tecnico rossonero è stato espulso nel finale di partita.
A trionfare, fra Milan e Napoli, è l’equilibrio: zero a zero nel confronto fra Ancelotti e Gattuso, amici nella vita e nemici – sportivi – sul campo. Un pareggio che non accontenta nessuno, sia in chiave Champions League che in chiave scudetto. Alcuni episodi dubbi, più di qualche recriminazione. Allontanato dal campo Carlo Ancelotti, ritorno amaro per il tecnico a San Siro. Queste le parole dell’allenatore partenopeo a Sky sport:
Vi è mancato l’ultimo metro, quella giocata decisiva per farvi vincere la gara?
“Nel secondo tempo abbiamo provato a vincere, in più di un’occasione. C’è da dire che il Milan si è comportato molto bene, noi abbiamo regalato loro il primo tempo: qualche contropiede di troppo, parecchie imprecisioni nell’ultimo passaggio. E lì il Milan ti punisce sulla pressione, l’abbiamo ripresa bene, diciamo”.
Come si inculca al Napoli la mentalità della squadra vincente?
“Eh, quello è l’ultimo step: il gioco c’è, gli schemi anche. Ci vuole pazienza per restituire certi valori, noi cerchiamo di far punti sempre. Anche oggi ci abbiam provato, salvo la grinta e il carattere dimostrato nella ripresa. Tutto sommato una prestazione positiva, poi non è detto che venire a San Siro e vincere sia così scontato”
A proposito, che effetto le ha fatto tornare a San Siro?
“Amarcord bello, come sempre. Emozionante rivedere Gattuso, la curva. Il tifo rossonero che mi ha sempre accolto come uno di famiglia, questo stadio regala sempre belle emozioni”.
Il finale è stato un po’ rovinato, però. Ci spiega cosa è successo, come mai l’hanno allontanata?
“Mi è scapata una parolaccia generica, ma non era rivolta all’arbitro. Me la sono presa per l’espulsione di Fabian che non c’era. Speriamo la tolgano, anche se sarà difficile”
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L’approccio non è stato molle a tratti, il Milan vi ha tenuto un po’ sulla corda?
“Sì, indubbiamente. L’ho detto: nel primo tempo la difesa rimaneva troppo dietro, eravamo in ritardo nel pressing. Non ci siamo fatti trovare abbastanza pronti in transizione, il Milan ha giocato sui capovolgimenti di fronte. Il secondo tempo è stato diverso, per fortuna. Abbiamo concesso meno in fase di non possesso e i meccanismi hanno cominciato a girare”.
Cosa modificheresti nella tua squadra?
“Il limite, talvolta, è la frenesia anche quando non siamo sotto pressione. Dobbiamo giocare più facile, alcune volte. Limitare gli errori semplici”.
Una parola sulla vicenda Allan: la storia è conclusa?
“Non entro nel merito, la storia è chiusa. Allan rimane un nostro giocatore, è stato contattato dalla Francia. Anche se non si dovrebbe fare, ma questo è il calcio. Hanno parlato con lui, ci hanno fatto delle richieste, ma poi non è successo niente. Sarebbe andato via solo per cifre irrinunciabili, dunque resta con noi”.