Éric Cantona è da sempre legato alle sue origini, a metà fra la Sardegna e la Catalogna. Il padre Albert è nato a Marsiglia con origini sarde, la mamma Eleonore è di Barcellona. Da poco l’ex “calciattore” ha acquistato un terreno a Cuglieri, vicino Oristano nell’antica regione del Montiferru, per costruirsi una casa di legno e trascorrere in serenità il suo tempo insieme alla compagna franco algerina Rachida.
L’idea di tornare sull’isola del suo antenatogli è stata suggerita dal fratello
Joël, ex OM anche lui. Appena può Eric passa al cimitero di Ozieri, in provincia di Sassari, per andare a trovare il nonno del padre, tale Salvatore Cantona nato nel 1880 e poi trasferitosi a Marsiglia.
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Nel 91 è stato consigliato da Platini a Souness che però non voleva grane nello spogliatoio del suo Liverpool, mentre lo Sheffield Wednesday gli chiese un secondo provino che il classe 66, rifiutò offeso. Sceglie il Leeds e fa bene, subito campione con il club dello Yorkshire nel 92!
Indole tosta e caparbia, viene minacciato per alto tradimento da alcuni tifosi nel mercato di novembre del 92 quando a sorpresa passa dalla rosa bianca del Leeds alla rosa rossa del Man United. Uno smacco enorme! La sua carriera già turbolenta viene scossa il 25 gennaio 1995. Campionato 1994/95 lo United in lotta per il titolo con il piccolo ma ricco Blackburn Rovers di Alan Shearer che alla fine la spunterà all’ultima giornata ad Anfield.
Al Selhurst Park di Londra si gioca Crystal Palace v. Man United. Su rinvio profondo di Schmeichel, non salta Cantona che colpisce con un calcetto senza cattiveria Richard Shaw che cade a terra goffamente ed il severo Alan Wilkie addirittura lo espelle con Andy Cole e capitan Ince che insultano il fischietto di Newcastle!
I tifosi del Palace lo sbeffeggiano mentre esce dal campo abbassandosi il colletto (ecco perché va fuori di testa!). Uno di loro in particolare lo aizza, tale Matthew Simmons lo provoca gridandogli di tutto. In particolare non passa inosservato un delicatissimo “francese bastardo, torna a casa tua” ed allora Eric si scatena alla Begbie!
Avvicinatosi alla prima fila della tribuna, colpisce il ragazzo con un calcio volante al petto stile kung-fu e poi sferra una serie di pugni alla cieca! Ne nasce un parapiglia generale. La conseguente battaglia legale, il processo e i media scatenati contro il numero 7 in maglia nera.
Il padre Albert, quando Eric era adolescente gli diceva spesso che nella provocazione o nella rissa si doveva sempre colpire per primi. Ed allora andò d’istinto come un portuale, senza pensarci troppo.
Multa, sospensione di nove mesi, 2 settimane di carcere convertite in 120 ore di servizi sociali e la stampa che invocava la radiazione! Una settimana di carcere invece per Simmons.
Il ritorno in campo il primo ottobre 95 nel 2-2 di Old Trafford contro i nemici storici del Liverpool. Con Fowler autore di una doppietta. Ma Eric esce dal tunnel sotto un boato assordante, sono tutti con lui, è teso ed emozionato ma molto concentrato e con il colletto di nuovo alzato.
Assist per il gol di Butt e poi rete su rigore. Volando ad abbracciare il palo di sostegno della porta come fosse l’albero della cuccagna. Finalmente una gioia!
A fine stagione regala il double, campionato ed FA Cup a Wembley, 1-0 al Liverpool con suo gol nel finale a beffare James!
In quei mesi di frustrazione fuori dal campo, è stato Moratti a corteggiarlo pesantemente senza però riuscire a portarlo a San Siro e nella sua Italia!
A cura di Riccardo Morgigno