Gigi Riva torna a parlare dopo un anno di silenzio, intervistato da La Gazzetta dello Sport.
Settantaquattro anni, storico attaccante del Cagliari e della Nazionale, di cui fu anche dirigente, “Rombo di Tuono” rassicura: “Sto bene dopo un pò di affaticamento. Del resto non sono più un ragazzino. La mia forza è la famiglia”.
Sullo storico scudetto conquistato a Cagliari: “Un’opera d’arte. Se non mi fossi fatto male in Nazionale forse ne avremmo vinti altri. In trasferta ci urlavano <pastori> e questo ci caricava di più”.
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Su Barella: “E’ cresciuto nella scuola calcio che porta il mio nome. Già da bambino mostrava qualità superiori alla media. E’ pronto per volare e giocare in qualsiasi big”.
Sulla Nazionale: “Con Mancini c’è un piglio nuovo. Con Barella, Zaniolo, Tonali, Chiesa e altri aprirà un grande ciclo”.
Sugli attaccanti del nostro campionato: “Ronaldo mi ha colpito per carisma e leadership, Quagliarella un grande professionista, ancora fa la differenza. Piatek ottimo fiuto del gol”.
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