Carlo Ancelotti parla in esclusiva al Corriere dello Sport parlando di se stesso e della sua scelta di allenare il Napoli.
Innanzitutto il suo arrivo sulla panchina dei partenopei: “In quel momento avevo le offerte dei partenopei e della Nazionale. Volevo tornare ad allenare tutti i giorni. Napoli la soluzione perfetta. De Laurentiis l’ho incontrato la prima volta a Roma il giorno in cui ho firmato”.
Poi rivela un aspetto del suo carattere: “A volte faccio finta di ascoltare, ma in realtà sono nel mio mondo, immerso nei miei pensieri. Sono un tipo razionale, l’istinto non prevale mai nelle mie decisioni. La pazienza è una dote essenziale per chi fa il mio lavoro, come l’equilibrio: non mi abbatto quando perdo, non mi esalto quando vinco”.
Rispetto all’etichetta di allievo di Sacchi: “L’arrivo di Zidane alla Juve mi permise di uscire dai dogmi di Arrigo. Zizou mi convinse a ingabbiare la squadra introno a lui. A Napoli posso ruotare i giocatori come mi pare: alla lunga, paga. Ho capito che si può vincere in tanti modi”.