L’ossessione della Juventus si chiama Champions League. I bianconeri non vincono il più importante trofeo d’Europa dal 1996 e negli ultimi anni ha fallito due finali, a Berlino e a Cardiff. In entrambe le occasioni c’era anche Claudio Marchisio, passato quest’anno allo Zenit San Pietroburgo dopo la scadenza del suo contratto con la squadra piemontese, dove è nato e cresciuto fino a diventarne una bandiera.
“Auguro alla Juve che questo sia l’anno buono per la Champions, perché così andrebbero a chiudere un ciclo incedibile”, ha detto il centrocampista nell’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport. Il giocatore continua: “Soprattutto per chi è lì dall’inizio, dal primo scudetto, ma anche per il grande lavoro che stanno facendo tutti quanti, dalla società allo staff. Credo che se la meritino, però sanno che, anche se le possibilità sono più alte rispetto ad altre stagioni, è sempre molto difficile”.
Sul problema del razzismo, Marchisio si esprime così: “È un problema grande e capisco benissimo i calciatori stranieri che giocano in Italia. Io però cercherei di essere ancora più forte e continuerei lo stesso a giocare perché non bisogna dare nessuna retta a questi idioti che ci sono”.
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