Gli amanti del calcio italiano e giustamente affezionati alla figura di Osvaldo Bagnoli, provino insieme a noi a fare questo semplice pensiero. Il mitico allenatore del Verona campione d’Italia 1985 fece una vera impresa, un miracolo con i suoi ragazzi gialloblù arrivati davanti a tutti.
Ecco, a questo miracolo sportivo, aggiungiamoci due e dico due coppe dei campioni consecutive. Beh, ancora oggi ci sarebbe un pellegrinaggio come sotto il balcone di Giulietta.
In Inghilterra una storia del genere, una favola che nemmeno la Disney si sarebbe mai sognata di realizzare, è accaduta veramente. Il piccolo Nottingham Forest prese il manager Brian Clough, ex bomber dalla carriera sfortunata e precocemente interrotta da un grave infortunio, riversando energie e rabbia nel nuovo ruolo da allenatore.
Il Forest non aveva mai vinto un campionato, come il Verona. E lo conquistò nel 78 dopo esser stato promosso in prima divisione proprio grazie all’esperienza, al fiuto, al genio di Brian Clough.
A questa apoteosi si aggiunse la Coppa dei Campioni vinta clamorosamente a Monaco di Baviera contro il Malmoe nel 79. Bissata la stagione seguente a Madrid contro l’Amburgo di Keegan.
Trevor Francis e John Robertson sugli scudi, Peter Shilton che para pure l’aria ed il volto sconsolato del capitano John McGovern che alza la coppa, triste per la recente perdita del padre.
Al City Ground ancora non ci credono. Pensate che ad oggi, 2019, il Forest ha in bacheca lo stesso numero di Coppe dei Campioni della pluriscudettata Juventus! Il tutto in soli 12 mesi e con un solo ed unico campionato nazionale vinto.
Anche il figlio Nigel non è da meno. Ex centrocampista di Forest, Liverpool e proprio Man City. Poi player-manager per oltre dieci anni con i gialloneri del Burton Albion dal 98 al 2009 ed ora in sella di nuovo dal 2015. E’ arrivato in semifinale buttando fuori tra le altre Villa e Middlesbrough (dove è nato papà Brian).
Il braccio destro di Brian era Peter Taylor, ex portiere. Il preparatore dei portieri del figlio Nigel oggi al Burton è sempre un Taylor ma di nome fa Martin ed era con lui anche al Derby County pochi anni fa..
La modesta Burton, 70mila abitanti, sarà dunque tutta davanti agli schermi dei pub oltre ai fortunati che andranno a Manchester stasera. Una maglia che richiama al Borussia Dortmund che proprio a Monaco di Baviera vinse la Coppa Campioni nel 97, l’unica del club. La sfida contro Pep Guardiola sarà nel nome del padre e nel nome del calcio, quello che non ha prezzo e che non morirà mai. In palio c’è la finale di coppa di lega a Wembley!
Ah, dimenticavo. A poche miglia da Burton c’è Leicester, sognare non costa nulla!