Il titolo di campione d’Inghilterra manca dal 1990. Come per il Napoli in Italia, la vittoria nella massima divisione nazionale è assente dai tempi di Gazza e Maradona. Ad Anfield sono sempre fiduciosi di riuscire a trionfare, ma dopo due ko di fila stagionali, l’ambiente è surriscaldato. Le reti di Salah e le parate di Alisson, non sono bastate contro il Man City di Guardiola e nella sfida secca di FA Cup contro il Wolverhampton.
Entrambe le sconfitte, maturate per 2-1, hanno fatto registrare piccole crepe difensive mai assopite, nonostante la finale di Champions League raggiunta lo scorso anno. Il brasiliano Firmino è in gran forma ma la vena realizzativa di Salah è in calo rispetto a 12 mesi fa.
Il tutto in pochi giorni di questo freddo gennaio, iniziato male per i ragazzi di Klopp che proprio nella FA Cup puntavano come traguardo meno impegnativo da raggiungere. Le prossime due gare dovranno essere giocate con l’egiziano Salah impiegato dal primo minuto e non dalla panchina come nella notte nefasta contro i lupi di Wolverhampton.
Ora infatti si andrà al mare contro il Brighton, dove è sempre ostico fare punti davanti ai 30 mila della Manica e poi subito dopo ad Anfield contro il Palace del vecchio volpone Roy Hodgson, già artefice dello scherzetto natalizio ai danni di Guardiola nel clamoroso blitz di Manchester. Nulla è perduto, gli inglesi sanno che gli iceberg sono sempre in agguato.
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