MotoGP, Brivio non nasconde le ambizioni della Suzuki per il futuro.
Il 2018 è stato un anno di grande rilancio per la Suzuki, reduce da un 2017 disastroso in MotoGP. Sono arrivati dei podi importanti con Alex Rins e Andrea Iannone, nove in totale.
La GSX-RR è una moto in crescita e per il nuovo anno si attende un nuovo passo avanti. Nel team Ecstar approda anche un volto nuovo, quello di Joan Mir. Il giovane talento spagnolo arriva dalla Moto2 e sostituirà Iannone, trasferitosi in Aprilia. Un’accoppiata tutta ispanica per la casa di Hamamatsu, che nel 2019 sogna di tornare a vincere gare. L’ultimo trionfo è del 2016, a Silverstone, con Maverick Vinales.
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Davide Brivio in un’intervista concessa al sito ufficiale Suzuki ha chiarito quelle che sono le aspettative per l’anno nuovo: «I nove podi rappresentano un record per la Suzuki nell’era MotoGP, quindi ora abbiamo la pressione per battere questo record. Ma è giusto così, dobbiamo ottenere risultati ancora migliori e faremo tutto il possibile per raggiungere questo obiettivo. Il primo e più grande sogno che abbiamo è vincere una gara. Ci siamo piazzati al secondo posto quatto volte, tre delle quali con Alex. Quindi per lui sarebbe una naturale evoluzione cercare di vincere e questo sarà il nostro obiettivo, si spera nel breve termine».
Rins è maturato molto nel 2018 e ha battuto un compagno più esperto come Iannone. Nella nuova stagione ci si aspetta un’ulteriore crescita da parte sua. Il talento non gli manca e al terzo anno di MotoGP crescono le pressioni, inevitabilmente. Il team manager della Suzuki crede ciecamente nello spagnolo: «Possiamo essere soddisfatti di come abbiamo aiutato Alex a lottare costantemente per le posizioni sul podio. Stiamo lavorando per creare un top rider e quest’anno abbiamo fatto un grande passo in avanti. La parte più difficile sarà fare il passo finale, che è quello di lottare regolarmente per la vittoria».
Se da una parte del box c’è un rider che ha già un po’ di esperienza nella top class del Motomondiale, dall’altra c’è invece un esordiente come Mir. La squadra vuole aiutarlo senza mettergli addosso pressioni, visto che cambiare categoria non è mai semplice. Brivio spiega: «Crediamo fortemente che Joan abbia un sacco di talento. Il nostro obiettivo è aiutarlo a comprendere la classe e la moto della MotoGP il più rapidamente possibile. Speriamo che sarà in grado di convertire questo aiuto in risultati in pista. Con noi può mantenere la calma, non ha alcuna pressione, può semplicemente godersi questo primo anno di apprendimento e crescita. Solo dopo ci aspettiamo di trasformare il suo talento in solidi risultati».
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Matteo Bellan