La trattativa fra Fabio Borini e lo Shenzhen è ancora in piedi. Il club cinese non ha diffuso nessun comunicato per smentire l’interesse.
Il Milan si prepara per la volata finale per la corsa Champions. In questo gennaio avrebbe bisogno di rinforzi a centrocampo e in difesa. Leonardo ci sta lavorando, consapevole che sarà difficile a causa dei paletti imposti dall’UEFA. Ecco perché l’idea di base è quella di cedere per poi reinvestire. Fabio Borini è uno dei nomi in uscita e ha una richiesta dalla Cina, dallo Shenzhen. In questi ultimi giorni si è parlato di trattativa ben avviata: 9 milioni ai rossoneri, 5 milioni per tre anni al giocatore. Tutti contenti. O forse no.
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Stamattina infatti è stato diffuso un comunicato del club cinese in cui veniva smentito l’interesse per il numero undici rossonero. Ma questa nota in realtà non esiste. Infatti si tratta semplicemente di un’indiscrezione di un giornalista cinese. Niente di ufficiale quindi. La situazione resta quindi del tutto aperta, nonostante la trattativa resti difficile in particolare modo per un problema di tassazione.
Lo Shenzhen infatti, oltre ai 10 milioni al Milan e i 5 milioni all’anno al giocatore, dovrebbe sborsare anche altri 10 milioni nelle casse dello stato. Una questione che starebbe rallentando l’operazione. Per tutto il resto c’è l’accordo fra tutte le parti: fra le società e con il giocatore. Il club cinese ha tempo fino al prossimo 31 marzo per realizzare questo acquisto. Per i rossoneri sarebbe un’ottima operazione perché significherebbe fare una buona plusvalenza. Borini è stato riscattato dal Sunderland l’estate scorsa per circa sei milioni. Ma prima bisogna risolvere questo inghippo.
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