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ESCLUSIVO/ Iachini: “Salverò l’Empoli. Razzismo? Se capita a un mio giocatore fermo la squadra”

Ha preso in mano la squadra alla dodicesima giornata, quando era penultima. Al termine del girone d’andata l’Empoli è fuori dalla zona retrocessione grazie a Giuseppe Iachini, sostituto di Aurelio Andreazzoli. In Esclusiva a SportNews.eu il tecnico dei toscani parla della missione salvezza, dei suoi giovani ma anche di violenza e razzismo.

Mister Iachini, l’Empoli sembrava già condannato. Con il suo arrivo invece la squadra è fuori dalla zona retrocessione…

“Sono arrivato che la squadra era penultima. La situazione era critica. C’era molta paura. Abbiamo fatto subito 10 punti in 4 partite, scalando posizioni in classifica. Nelle ultime gare abbiamo raccolto poco, ma meno rispetto a quanto meritavamo. Questo andamento fa parte della crescita di una neo promossa, peraltro piena di giovani”.

Ha parlato di paura. Fermo restando l’aspetto tecnico-tattico, ha lavorato molto sulla testa dei giocatori?

“L’impatto è stato positivo. A livello empatico ho cercato di dare certezze ai ragazzi. Ovviamente ho cambiato alcune cose tattiche. La squadra mi ha dato risposte positive ma ci sono margini di miglioramento”.

Crede nella salvezza?

“Certo, perché vedo lo spirito dei giocatori. Non sarà facile ma faremo una grande impresa ed avrà un valore doppio perché la squadra è giovane”.

Tra i tanti giovani che ha in squadra, chi è destinato a fare una grande carriera?

“Se nomino qualcuno faccio del torto ad altri. Certo Traoré, Krunic e Bennacer sono destinati a fare una carriera importante”.

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Lunedì il Governo incontrerà le istituzioni calcistiche e i rappresentanti dei club per la sicurezza e contro la violenza, alla luce del tifoso morto prima di Inter-Napoli. La sua idea?

“I violenti non devono più entrare in uno stadio. Ci vogliono regole severe. Nel 2019 è assurdo che una persona muoia per una partita”.

Ed è assurdo che esistano ancora gli insulti razzisti. Se capitasse a un suo giocatore?

“Fermerei la squadra. Concordo in pieno con Ancelotti. Bisogna dare dei segnali forti. Arriverà il momento in cui la maggior parte del pubblico fischierà gli autori degli insulti”.

Di Quintiliano Giampietro

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Redazione Sportiva