Il Milan ritrova Suso fra i convocati, ma la sua presenza non è certa. Gattuso ancora indeciso di sul modulo giusto per affrontare la Spal.
Nessun ultimatum a Rino Gattuso. Ma Milan–Spal di domani non è decisiva, di più. Serve al tecnico per tenersi la panchina e scacciare la crisi; serve alla squadra per ritrovare il morale e punti in classifica. Insomma, vietato fallire. Il tecnico rossonero oggi ha guidato la seduta d’allenamento di rifinitura e sicuramente ha le idee più chiare sulla formazione da schierare. Con un dubbio, però: Jesus Suso, convocato ma non certo di un posto da titolare.
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Lo spagnolo non è stato a disposizione per Frosinone a causa di un’infiammazione al pube. Qualcuno ha ipotizzato un inizio di pubalgia. In realtà è qualcosa di più leggero visto che il giocatore è già rientrato fra i convocati. Per capire però se giocherà o meno, bisognerà aspettare domani mattina e il provino. Dalla sua presenza molto probabilmente dipenderà anche il modulo scelto. Con lui, Gattuso potrebbe riproporre il 4-4-2 con ancora il tandem Higuain–Cutrone; senza, invece, possibile 3-5-2, modulo visto a gara in corso mercoledì al Benito Stirpe.
Chi sarà sicuramente del match sono Hakan Calhanoglu e Gonzalo Higuaìn. Gattuso in conferenza stampa è stato chiaro: i giocatori in difficoltà meritano fiducia. E il turco e l’argentino sono quelli nel momento più complicato. I gol, che al Milan mancano da quattro partite di fila, passano dai loro piedi. E da quelli di Suso, la cui presenza è però ancora in dubbio. Una cosa è certa: la squadra rossonera domani deve vincere, senza se e senza ma. Dall’ultima gara di questo pazzo 2018 può dipendere la stagione del Diavolo e il destino di Ringhio.
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