E’ stato un signore, il portiere gentiluomo della Lazio dello Scudetto del 74 con la banda di Tommaso Maestrelli. Un dirigente modello durante l’era Cragnotti, un uomo di legge, una persona davvero speciale.
Il mondo del calcio e la Lazio piangono la scomparsa di Felice Pulici. Aveva 73 anni. Da tempo lottava contro un male devastante, che però non ne ha mai intaccato il sorriso, la genuinità di una persona che avrebbe potuto dare molto di più al mondo del pallone se coinvolto nei ruoli giusti.
Il suo legame con la Lazio è stato indissolubile, da giocatore prima, da dirigente poi, Pulici c’è sempre stato, anche nei momenti più difficili del club nella storia recente, fino all’arrivo di Claudio Lotito. Amato da tutto il popolo laziale che oggi piange il suo campione.