Intervistato dal Corriere dello Sport il presidente del Genoa ha affrontato diversi temi.
STRISCIONE: “Da meridionale ho il culto della famiglia, guai a toccarmi i figli. Paola l’ha visto quello striscione. Sta nel calcio, suo marito Miguel Veloso gioca nel Genoa. In famiglia ci siamo vietati di parlarne. Sarebbe stato raddoppiare la ferita. Questa volta i beceri hanno superato il confine. Ma sono un combattivo e non mi lascio umiliare. Si tratta di circa cinquecento elementi, tutti schedati ,con cui non vogliamo niente a che fare. Ho denunciato tutto verbalmente al capo della Digos.
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PIATEK: “E’ una certezza. Fare una grossa plusvalenza? Spero di si. Il problema di Piatek non è quanto mi offriranno, ma i 3 milioni che mi chiederà lui d’ingaggio.
VENDITA DELLA SOCIETA’: Se arrivasse l’acquirente giusto, non un avventuriero, perché no? Io più di così non riesco a fare e perché impedire ai tifosi di sognare?”.
BALLARDINI: “Non mi ha mai convinto. È un allenatore basico, può gestire situazioni complicate, ma se deve partire e fare gioco, fa fatica. In 14 anni è stato esonerato 13 volte, ci sarà un motivo. Ha mandato baci alla gradinata Nord. Gesti e baci che diventano facilmente pugnalate appena le cose volgono al peggio.Si è fatto stordire dall’affetto dei tifosi. Anch’io una volta andavo sotto la gradinata a fare lo scemo. Ancora più pericoloso, da quando esistono i social. Bisogna mantenere un rapporto defilato, rispettare i ruoli. Ballardini mandava baci, non considerando che, se non arrivano i risultati, il bersaglio diventa la società.Il mio errore non è stato mandare via Ballardini, ma richiamare Juric. Avevo incontrato Prandelli e Nicola. Poi c’era anche Iachini, che però non poteva mai allenare il Genoa, avendo alle spalle la Sampdoria. Juric sembrava maturato, abbiamo deciso con Zarbano e Perinetti di dargli un’altra chance”.
PRANDELLI E MERCATO: “A Prandelli ho chiesto di calmare l’ambiente. Lui non sarà mai contestato. Deve solo rimettere a posto la squadra, con due o tre innesti che farò a gennaio, a centrocampo, a sinistra dove abbiamo perduto Laxalt e un portiere.”
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