ESCLUSIVO/ Bowling, Presidente federale Rossi: “Oro mondiale? Qualcosa di stratosferico. Abbiamo Cr7 e Messi”

Italia del bowling campione del Mondo
Italia del bowling campione del Mondo

In esclusiva alla redazione di SportNews.eu parla il presidente della Federazione Italiana Sport Bowling Stefano Rossi, a pochi giorni dalla storica medaglia d’oro conquistata dalla Nazionale  ai Mondiali di Honk Kong.

Il ct Brandolini ha definito un miracolo questo trionfo. Lei? 

“Difficile trovare le parole. I ragazzi hanno fatto qualcosa di stratosferico. E’ un’impresa storica perchè è la prima medaglia d’oro per l’Italia del bowling, a 47 anni dal bronzo”.

Nessuno avrebbe mai immaginato che l’Italia potesse salire sul tetto del Mondo..

“C’è stata una crescita frutto del duro lavoro fatto durante l’anno, a livello europeo avevamo già fatto sentire la nostra presenza. Certo l’oro era impensabile”.

Lei era in Italia, come ha vissuto questa cavalcata trionfale? 

“Tutti i giorni ero in contatto diretto con il ct Brandolini che mi raccontava di una squadra consapevole della propria forza. La partita decisiva è stata la semifinale contro il Canada perchè i nostri si sono resi conto di essere al livello delle grandi squadre”.

Peraltro l’Italia ha conquistato il titolo iridato nella disciplina regina di questo sport, il “Team 5”. Un successo ancora più prestigioso…

“Esattamente. E’ una disciplina in cui prevale il gioco di squadra e noi abbiamo vinto proprio da squadra”.

Aver battuto in finale i professionisti statunitensi ha un sapore particolare per i nostri atleti, che invece non lo sono?

“Certo. Consideri che alcuni atleti statunitensi, ma anche i canadesi, con il bowling guadagnano tanti soldi, ci vivono. Per i nostri è una passione, percepiscono qualcosa a livello di tornei privati o di sponsor personali”.

Chi ringrazia in particolare?

“Innanzitutto la Federazione perchè abbiano fatto tanti sacrifici per andare a questo Mondiale. Quindi mi prendo un piccolo merito. Il ringraziamento più grande però va al ct Brandolini con il quale abbiamo condiviso tutto. Lui lavora in banca e il bowling è la sua seconda vita professionale”.

Può elencarci uno per uno gli azzurri?

“Certo. Pierpaolo De Filippi, titolare di paninoteche tra Roma e Firenze, Antonino Fiorentino, studente laureando, Marco Parapini, figlio d’arte, i genitori sono stati campioni, lavora al centro Bowling Martesana di Milano, Nicola Pongolini, impiegato, Marco Reviglio, piccolo imprenditore edile, Erik Davolio, panettiere”.

Chi è il nostro Cristiano Ronaldo?

Antonino Fiorentino e Nicola Pongolini potrebbero essere i nostri Cr7 e Messi. Marco Reviglio, il capitano, mi fa pensare a giocatori come Totti e Del Piero”.

Se dovesse accostare questa impresa al calcio?

“E’ come se avesse vinto il Mondiale la Svizzera. Una squadra che al massimo era arrivata agli ottavi di finale”.

Dopo questo trionfo si aspetta una crescita di tutto il movimento?

“Me lo auguro. Questo è il momento di cavalcare l’onda. Abbiamo bisogno di visibilità perchè ci permette di fare un marketing più sostanzioso per poter intraprendere tante iniziative. E ovviamente puntiamo ad avere qualche struttura federale. Ora il bowling è visto come un momento ricreativo”.

E’ esagerato dire che puntate al professionismo?

Sì, è esagerato. Adesso puntiamo ad aumentare i tesserati, attualmente tremila, e contiamo nell’aiuto del Coni. Voglio sottolineare due aspetti importanti: stiamo per firmare un protocollo d’intesa con il Comitato Paralimpico e siamo l’unica federazione italiana che ha un ramo del settore d’azienda”.

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