Mariella Scirea: “Sono frastornata. Questo è un problema generazionale. Intervengano Governo e Figc”.
Mariella Cavanna, vedova di Gaetano Scirea, capitano della Juventus negli anni 70′ e 80′, in ESCLUSIVA alla redazione di SportNews.eu, interviene sulle scritte oltraggiose nei confronti del suo ex marito e delle vittime dell’Heysel, apparse fuori dal Franchi prima del match tra Fiorentina e i bianconeri.
Signora Mariella, cosa prova in questo momento?
“Sono frastornata. Ieri ero molto triste. Quando mi hanno riferito di queste scritte mi sono commossa. Non so se queste possa chiamarle persone. Non è un fatto circoscritto a Firenze, ma un problema generazionale purtroppo”.
Ma perchè proprio il nome di Scirea, simbolo della correttezza e della lealtà sportiva, oltre che grande campione?
“Sono convinta che abbiano preso il nome di mio marito per colpire la Juventus. Lui è stato il simbolo dei colori bianconeri ma direi di tutto il calcio italiano”.
Sappiamo che suo figlio Riccardo era al Franchi perchè è match analyst della Juventus…
“Ero preoccupata per lui ma poi mi ha chiamato e mi sono tranquillizzata. In effetti era un ambiente piuttosto sereno. Chiellini aveva deposto un mazzo di fiori per Astori, il cui nome peraltro è stato inneggiato dai sostenitori della Juventus”.
Ha ricevuto tanti messaggi di solidarietà. Tra questi quello della moglie di Giancarlo Antognoni, club manager della Fiorentina e campione del Mondo con Gaetano nel 1982…
“La ringrazio molto, so che è una donna intelligente come suo marito Giancarlo. E ringrazio gli ex colleghi di mio marito, la Juventus e tutti coloro che mi hanno scritto”.
In passato lei chiese che il nome di Gaetano venisse tolto dall’intitolazione della corrispondente Curva, perchè una parte di tifosi intonava cori antisemiti…
“Mi sono battuta sempre contro queste cose ma spesso sono stata delegittimata. Purtroppo stiamo andando alla deriva. Noi non abbiamo nessuna forza per combattere queste cose. Chi è preposto deve prendere provvedimenti”.
Cosa si aspetta dopo questo episodio?
“Spero che questo fattaccio scuota le coscienze di chi è preposto ad evitare che si ripeta. Mi piacerebbe sapere il procuratore Pecoraro e la Federazione quali provvedimenti prenderanno. Così come mi aspetto l’intervento del Ministero per lo Sport. Non bisogna avere paura. Sono sulla sponda del fiume ad aspettare”.
Di Quintiliano Giampietro
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