MotoGP Yamaha, Vinales torna al numero 12 per “rinascere”
Maverick Vinales decisamente in ripresa da qualche gara e voglioso di chiudere al meglio a Valencia questo campionato MotoGP 2018. Un’annata che è stata molto difficile e decisamente al di sotto delle aspettative.
Il 23enne pilota di Figueres si aspettava di guidare una Yamaha abbastanza competitiva da consentirgli di giocarsi il titolo. Invece, spesso c’è stata fatica anche a lottare per il podio. La casa di Iwata non ha intrapreso la giusta direzione per quanto riguarda il progetto 2018. Se almeno a livello di telaio la M1 è migliorata rispetto alla versione 2017, Ducati e Honda sono rimaste molto più avanti come motore ed elettronica.
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Il talento spagnolo e Valentino Rossi hanno più volte evidenziato i problemi della loro moto. E solamente negli ultimi GP si è intravista la luce in fondo al tunnel. Ma tanto lavoro rimane ancora da fare. Dopo questo ultimo fine settimana di gara, martedì e mercoledì ci saranno i primi due giorni di test. Altre due giornata sono poi previste a Jerez il 28-29 novembre. Successivamente ci sarà una lunga pausa fino a febbraio, quando si tornerà in pista per provare a Sepang (Malesia).
Il 2019 dovrà essere l’anno del rilancio, sia per Yamaha che per Vinales. E il pilota ha anche deciso di rappresentare questa sua voglia di riscatto cambiando numero. Infatti, dalla prossima stagione tornerà al 12. Esso è legato al suo giorno di nascita (12 gennaio) e lo ha già utilizzato in passato, già da piccolissimo. Ai microfoni di Sky Sport MotoGP ha confermato il senso della sua scelta: «Nuovo motore, nuovo anno, nuova vita… Mi fa piacere tornare al 12, da tanto non lo portavo. Quando ero piccolo lo usavo ed ero sempre davanti, vediamo se porta fortuna. E’ un segno di rinascita».
Inoltre avrà un nuovo capo-tecnico, ovvero Esteban Garcia: con lui ha vinto il titolo Moto3 nel 2013. Sostituirà Ramon Forcada, col quale non si è trovato a proprio agio in questi due anni. Maverick ha deciso di fare un reset completo, sperando che la Yamaha lo supporti a vincere il titolo già l’anno prossimo.
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Di Matteo Bellan