Giovanni Malagò attacca: “Riforma? E’ occupazione del Coni. Peggio del fascismo”. Il Governo risponde…
Malagò duro: “La riforma è occupazione del Coni. Nemmeno durante il fascismo. Non abbandono la nave”.
Il presidente del Coni Giovanni Malagò sferra un duro attacco al Governo sulla riforma dello sport italiano, durante il Consiglio nazionale straordinario convocato per discutere della proposta di legge.
“Non chiamiamola riforma, questa è occupazione. Nemmeno sotto il fascismo ci si era spinti a tanto. Il Governo ha un’idea sbagliata e ingiusta che non rispetta la storia del Coni”, l’affondo di Malagò. durante il Consiglio nazionale straordinario convocato per discutere della proposta di legge del Governo.
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Malagò continua: “Siamo senza dubbio il comitato olimpico oggi più prestigioso al mondo, con la riforma del governo diventerebbe senza dubbio l’ultimo. Non rinuncio allo scudetto del Coni per una volontà politica. Così perderemo le Olimpiadi del 2026, tra pochi giorni andremo a Tokio per presentare la candidatura”.
Poi il numero uno dello sport italiano replica così sulle sue possibili dimissioni: “Le mie dimissioni? Io non abbandono la nave“.
Poco fa la risposta del Governo in una nota dei sottosegretari Giancarlo Giorgetti e Simone Valente:” Ci sorprende l’atteggiamento del presidente Malagò. Sa bene che l’autonomia dello sport non è in discussione. Questo governo non fa leggi a favore o contro le persone, Malagò compreso, ma rispetta il programma e il contratto che ha dato vita all’esecutivo. Stiamo prevedendo il coinvolgimento del Coni, quello è il suo compito, ovvero la preparazione olimpica e di alto livello“, concludono.