Di Quintiliano Giampietro
Massimo Secondo, presidente della Pro Vercelli, in ESCLUSIVA a SportNews.eu, esprime la sua rabbia per la decisione del Consiglio di Stato che ha accolto l’istanza della Lega di Serie B, ripristinando il torneo a 19 squadre e bloccando i ripescaggi.
Presidente Secondo, cosa ne pensa di questo ribaltone con cui il Consiglio di Stato ha dato ragione alla Lega di Serie B, riportando il torneo a 19 squadre ed escludendo dai ripescaggi il suo e altri tre club?
“E’ uno scempio del diritto. E’ scandaloso che a tre giorni di distanza giudicando con le stesse norme si sia sovvertita la decisione del Tar del Lazio. Già lo scorso campionato la nostra retrocessione è stata indotta dal fatto che al Cesena è stato permesso di giocare con un buco di bilancio di 70 milioni”.
Ora cosa farà?
“Intanto aspettiamo la decisione della Lega Pro ma credo sia intuibile perché ha sempre rispettato le sentenze anche se schizofreniche, a differenza della Lega di serie B che ignora le decisioni dei tribunali”.
Il Consiglio di Stato ha fissato la discussione collegiale al 15 novembre. Cosa si aspetta?
“Spero vengano riconosciute le nostre ragioni. In prima battuta vogliamo il ripescaggio, in seconda un risarcimento. Siamo stati fortemente danneggiati dalle decisioni dell’ex commissario Fabbricini”.
Intanto martedì prossimo c’è un Consiglio Federale. Conta nell’aiuto del neo presidente Gravina, che fino a pochi giorni fa è stato a capo della Lega Pro? Cellino ha detto che vuole favorire proprio alcuni club della vostra categoria…
“Non voglio scendere ai livelli di Cellino, altrimenti dovrei prendere l’ascensore e andare sottoterra. Sono certo che Gravina non si farà influenzare da tutto quello che sta accadendo. Spero che il Consiglio decida secondo correttezza e giustizia.
Crede che il commissariamento della Federcalcio sia stato un fallimento?
“Su questo ci sono pochi dubbi. Se siamo a novembre e ancora non sappiamo bene la categoria in cui giocare significa che sono stati fatti dei disastri. L’errore più grave di Fabbricini è stato di schierarsi invece di essere super partes”.