Di Matteo Bellan
Sebastian Vettel ha ormai detto addio alle chance di vincere il titolo mondiale di Formula 1 in questo 2018. Infatti, dopo il Gran Premio degli Stati Uniti, il distacco da Lewis Hamilton è salito a 70 punti. Impensabile recuperare con sole tre gare al termine del campionato.
Al rivale della Mercedes basta ottenere un settimo posto in Messico per conquistare la quinta corona iridata della sua carriera in F1. Tuttavia, in Ferrari ci tengono a concludere la stagione nel migliore dei modi. Dopo la vittoria di Kimi Raikkonen ad Austin, il team di Maranello conta di essere protagonista anche in questo weekend messicano. Un anno fa Seb partì dalla pole position, chiudendo poi solo quarto dopo un contatto alla partenza. Stavolta spera di regalare una vittoria alla scuderia del Cavallino Rampante.
Alla vigilia della prima giornata di Prove Libere il quattro volte campione del mondo di Formula 1 ha parlato della situazione in vista del Gran Premio del Messico. Queste le sue parole, riportate dalla Gazzetta dello Sport: «So che c’è ancora una possibilità per il titolo, ma allo stesso tempo sono concentrato solamente sulla vittoria delle singole gare. I numeri sono chiari, non dipende da noi il destino del campionato. Mondiale vinto da Hamilton o perso da me? Penso che il pilota che vince il campionato meriti sempre tutti gli onori del caso».
Nonostante l’enorme vantaggio di Hamilton in classifica, Vettel continua comunque ad avere un lumicino di speranza di prendersi il mondiale F1 2018. Servirebbe un’impresa che probabilmente non si è mai vista in questo sport. Il pilota della Ferrari cerca di essere positivo per il finale di campionato: «Nelle ultime settimane abbiamo capito delle cose che ci hanno permesso di guardare avanti. L’umore nel team è buono, dopo la vittoria di Raikkonen ad Austin, sappiamo cosa fare».
Seb è stato pure interpellato sull’errore di Austin, quando è finito in testacoda poco dopo la partenza: «Alla fine sono stato io quello che si è girato, quindi qualcosa non è andata nel verso giusto. Ma dall’interno della monoposto le cose sembrano un po’ diverse. Non credo di aver fatto niente di stupido, non era certo mia intenzione cercare delle situazioni che comportassero dei rischi, ma ovviamente è successo quello che sappiamo ed è capitato un paio di volte di troppo. Quindi la prossima volta cercherò di tenere un margine di sicurezza maggiore».