Gianluigi Buffon, portiere del PSG, ha deciso quest’oggi di rilasciare un’intervista a L’Equipe. Il portiere italiano ha voluto raccontare delle responsabilità e del suo passato.
“A Parma sono stato il primo a giocare con la maglia della squadra, utilizzavo la seconda maglia in casa e la prima in trasferta – dice Buffon -, era il mio modo per sentirmi parte di essa. Non l’ho fatto per moda“
Sulle sue responsabilità ha invece dichiarato: “In carriera ne ho avute tante, sono diventato capitano dell’Italia e della Juventus e come tale ne avevo molte nei confronti del gruppo e non solo. Penso sia stato normale però, era l’evoluzione della mia carriera. Poi a 40 anni le cose cambiano, non sei più un ragazzino anche se io mi trovo bene con i colleghi più giovani.” prosegue Gigi
Nell’intervista Buffon parla della lealtà e ammette di come i calciatori giochino per la gloria, per il denaro e la notorietà. Sul suo futuro da 40enne dice:”Ho ancora voglia di giocare. Ho pensato di smettere a 32 anni, poi a 35, successivamente a 38 ed invece sono ancora qui. Non ci penso e non voglio saperlo. La vita è fatta di diverse fasi e bisogna accettarlo. Quando arriverà il momento di smettere ne prenderò atto con tutto quello che comporta, lo so già” ha concluso.