Giampiero Ventura: “Dopo la Spagna dovevo andare via, le offese mi hanno ferito”

“Dopo Spagna-Italia avrei dovuto dimettermi e non arrivare a Italia-Svezia. Le critiche mi hanno ferito molto, ma spero che la mia carriera possa ricominciare”. E’ un Giampiero Ventura a cuore aperto quello che ha parlato nella serata di ieri a Pressing, su Italia 1.

“Italia-Svezia? Ci ripenso ma penso più a quello successo prima di quella sfida – prosegue l’ex Ct azzurro -. Siamo arrivati alla partita con la Spagna dopo 8 vittorie e 2 pareggi e con 14 giocatori che avevano esordito; abbiamo poi perso contro la Spagna, loro erano una delle squadre più forti del mondo e tutti dicevano che molto probabilmente saremmo andati ai playoff. Poi quando è successo questa cosa non è stata più accettata. Mi sono dato un’infinità di colpe personali quando ho capito che non ero più l’allenatore e avrei dovuto lasciare molto prima. Le colpe sono state anche di aver accettato delle situazioni che ritenevo inaccettabili”.

Ventura a cuore aperto: “Per me è stata una ferita umana perché quello che è successo dopo è stato grave. Sono state dette un sacco di falsità, come che sono scappato dal ritiro e altre cose terrificanti. Non ho querelato perché era un momento in cui non avrebbe avuto senso. Nei tre mesi successivi ho provato una grande sofferenza interiore. Ho accettato la Nazionale per amore della maglia azzurra, ho rifiutato altre offerte importantissime di società di prima fascia. Non rifarei assolutamente questa scelta, mi auguro che la mia carriera non sia finita. Non posso pensare che due sconfitte cancellino 35 anni della mia vita”.

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