Bruce Grobbelaar: “Ho ucciso tante persone in guerra”

Bruce Grobbelaar, mitico ex portiere del Liverpool degli anni ’80, in una confessione choc afferma di aver ucciso tantissime persone durante la guerra civile in Rhodesia nel 1975 durante il servizio militare.

In un racconto dettagliato rilasciato al ‘The Guardian’, Grobbelaar confessa: “Quando il sole inizia a calare, vedi le ombre tra i cespugli e non riesci a riconoscere granché; finché poi non vedi il bianco degli occhi dei soldati. O vivi tu o loro. Spari, vai a terra e c’è uno scambio di proiettili. Poi senti delle voci che ti dicono ‘Caporale, mi hanno colpito!’ e fai per zittirle, altrimenti vieni ucciso tu e gli altri. Quando cessa il fuoco vedi corpi a terra dappertutto”.

Il racconto si fa cruento: “Quante persone ho ucciso non posso dirlo, ma sono tante e per questo ho sempre vissuto la mia vita giorno per giorno. Posso solo pentirmi di quello che ho fatto, ma non posso cambiare il mio passato. Un mio ex compagno tagliava le orecchie a ogni uomo che ammazzava e le metteva in un vaso… e aveva diversi vasi. La sua famiglia fu torturata e voleva vendetta”.

Infine, l’ex estremo difensore che sconfisse la Roma nella finale di Coppa dei Campioni del 1984, chiude il racconto così: “Ho rischiato di finire in depressione, alcuni miei coetanei non ce la fecero e c’era chi addirittura decise di suicidarsi”.

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