E’ di ieri la notizia che Óscar Washington Tabárez ha rinnovato il suo contratto con l’Uruguay per altri quattro anni, fino al 2022. Una notizia quasi inaspettata viste le precarie condizioni fisiche del Maestro palesate nell’ultimo Mondiale in Russia.
Per parlare di lui, la redazione di Sportnews.eu ha sentito in ESCLUSIVA Roberto Muzzi, ex attaccante del Cagliari di Tabarez nella stagione 1994-1995. Per lui che lo conosce bene, però, questo rinnovo non è una sorpresa. “Io me l’aspettavo perchè è un grandissimo allenatore e anche come persona – dice Muzzi ai nostri microfoni – Tutti gli vogliono bene e tutti i giocatori l’hanno voluto. Persone così devono sempre stare in mezzo ad un campo di calcio. Sono veramente felice che ha rinnovato per altri quattro anni”.
L’ex attaccante rossoblù racconta chi è stato il “suo” Tabarez: “Per me è stato come un papà perché io sono cresciuto con lui, sia calcisticamente che come uomo. Mi ha dato veramente tanto, un Maestro per tutti. Un allenatore eccezionale che ogni giorno aveva una parola positiva per tutti. Io ero giovane, ma lui con noi giovani parlava molto. Ci dava insegnamenti importanti non solo a livello calcistico, ma anche umano, su come ci saremmo dovuti comportare nella vita, davvero eccezionale”.
Muzzi parla poi dei rapporti instaurati in quella stagione, i quali continuano anche al giorno dopo, nonostante siano passati più di 20 anni: “Tutti gli volevano bene, penso pure chi non giocava. Aveva un ottimo rapporto con tutti. Lui si incazzava, ma gli durava un minuto, e aveva classe anche quando si arrabbiava. Aveva un modo tutto suo di arrabbiarsi, alzava il sopracciglio, ti guardava e già tu sapevi che lui era infastidito, senza però dover alzare la voce. Devo tutto a lui e ogni tanto lo sento. Lui mi chiama ancora “Robertino” anche adesso che ho 47 anni. Lo porto sempre nel cuore. Lo seguo sempre, anche agli ultimi Mondiali. Quando l’ho visto così un po’ mi si è stretto il cuore, ma conoscendolo vedo che ha ancora la grinta e il carattere forte che lo contraddistingue”.