L’attaccante della Fiorentina Giovanni Simeone, intervistato da La Repubblica, ripercorre il suo percorso in viola, parlando ovviamente anche di Astori.
“La Fiorentina in due parole? Una famiglia – dice il Cholito -. Non si tratta solo di un gruppo unito. I nuovi che sono arrivati lo hanno capito subito. Qui non c’è spazio per egoismi o prime donne. Quando perdi un amico ti ritrovi a condividere un dolore violento. Attraverso le lacrime siamo diventati uomini. Abbiamo una missione. E nessuno può tirarsi indietro”.
L’attaccante argentino spiega qual è questa missione: “E’ dare tutto quello che abbiamo dentro. Siamo un gruppo che vuole divertirsi a giocare a calcio senza lamentarsi mai e senza mai tirare il freno. Lo abbiamo già dimostrato dopo la morte di Davide. Vogliamo continuare a farlo”.
L’ex genoano spiega, inoltre che “non ho mai davvero temuto che la Lega ci strappasse dal braccio la fascia di Astori. Quella era l’eredità del capitano. Il nostro simbolo, e certi simboli non si toccano”.
Infine, Simeone, spiega come ha passato quel momento difficile lo scorso anno: “In quel periodo avevo da poco trovato una ragazza. Mi ero innamorato. Sì, è stata Giulia a darmi una mano. E poi la meditazione, una strada che mi ha indicato mia madre. Nessuno di noi è più quello di prima. I nostri valori sono scritti su quella fascia. L’amore per Firenze, la gratitudine per Davide Astori, il nostro capitano per sempre”.