Nel 2018 ci saranno svariati cambi in Formula 1, con le scuderie che dovranno adattarsi e di certo faranno sentire la propria voce, nel tentativo di arginare qualcosa. La Ferrari ha già annunciato d’aver pronte delle misure estreme, come l’addio a questo mondo di corse, il che scatenerebbe un effetto a catena spaventoso.
Tante le proposte e uno dei cambi che preoccupano maggiormente riguarda le power unit. Quanto dureranno? In tal senso il regolamento è chiaro, sottolineando come ogni pilota avrà a disposizione, senza penalità, tre motori lungo tutto l’arco della stagione. Un propulsore per sette gare, eliminando tra l’altro dal novero tutte le qualifiche e le prove libere. In pratica si pretende di sfruttare un componente per più di duemila chilometri.
In pratica la Federazione, che da tempo ormai è alla ricerca di modo per riuscire ad abbassare i costi, ha deciso di alzare in maniera netta e decisa l’asticella dei tecnici. Ai motoristi viene lasciata ogni responsabilità, evolversi o morire. Una prospettiva che preoccupa molte scuderie, ma non la Mercedes, non come le altre almeno. Lewis Hamilton e Valtteri Bottas potranno sfruttare la impareggiabile potenza della loto PU che va di pari passo ad una affidabilità da guinness dei primati. Sul fronte Ferrari si prevedono svariate problematiche. In questa stagione si è tenuto testa alla Mercedes ma nella prossima, con tali restrizioni, i singoli errori, i ritardi e le varie problematiche accusate già, potrebbero avere un peso devastante.