MMA, rianimazione sul ring: “Ero morto e mi hanno riportato in vita”

Clovis Hancock (Twitter)

 

Una storia che non può far riflettere quella che giunge dal mondo delle arti marziali. Clovis Hancock è crollato a terra dopo un calcio subito in gabbia contro Charlie Ontiveros. A bordo gabbia si sono rapidamente accorti che qualcosa non andava. L’atleta non dava più segni di vita e così è intervenuto lo staff medico, che ha proceduto alla rianimazione, per ben due volte. Il lottatore di MMA si è ripreso grazie alla presenza di un defibrillatore, non così scontato in altri sport, come il calcio in Italia insegna tragicamente. Una volta stabilizzato, è stato portato in ospedale, dove gli sono state diagnosticate un’insufficienza renale e una grave disidratazione, causate dall’eccessiva perdita di peso per rientrare nei limiti imposti dalla sua categoria.

Un episodio che non poteva non lasciare un segno indelebile su Hancock, che su Facebook ha scritto: “Sono morto in area. Il mio cuore si è fermato. Mi hanno fatto il massaggio cardiaco, hanno usato il defibrillatore due volte nella gabbia e mi hanno riportato in vita”.

Una situazione che getta ancora una volta luce su una questione importante, la repentina perdita di peso in determinati sport: “Mi hanno detto che non dovrei più combattere e la notizia mi ha distrutto. mmagino che d’ora in avanti farò l’allenatore”.

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